Salernitana for Special: una sfida che va oltre l’impegno sul campo di gioco - Le Cronache
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Salernitana for Special: una sfida che va oltre l’impegno sul campo di gioco

Salernitana for Special: una sfida che va oltre l’impegno sul campo di gioco

di Clemente Ultimo

Quindici atleti che in un torneo organizzato dalla Figc difendono i colori granata, uno staff tecnico composto da tre elementi con alta professionalità e, soprattutto, l’affetto dell’intera comunità che, per tanti motivi diversi, gravita intorno alla cooperativa sociale “Il Villaggio di Esteban”: potrebbe sintetizzarsi così, in maniera certamente estrema, la storia della Salernitana for Special, la squadra di calcio paralimpico a sette nata a Salerno in seno alla coop presieduta da Carlo Noviello. La storia che culmina con la nascita della Salernitana for Special, però, è ben più lunga e complessa, tanto da risultare in anticipo sulle stesse scelte della Federazione Italiana Gioco Calcio, che solo in tempi recenti ha riunito sotto la sua egida le attività del calcio paralimpico, dando maggiore efficacia all’organizzazione delle attività. “I primi passi del cammino che avrebbe portato alla nascita della Salernitana for Special – dice Carlo Noviello – li abbiamo fatti nel 2013, quando non avremmo neanche immaginato di dar vita ad una squadra di calcio regolarmente iscritta ad un torneo federale. Di una cosa, però, eravamo ben consapevoli: di quanto la pratica sportiva potesse giovare ai nostri ragazzi, sotto tanti profili diversi, dalla capacità di socializzare e relazionarsi agli altri alla consapevolezza dell’ambiente che li circonda. Grazie alla presenza in cooperativa di Gianluca Raffone, psicologo dello sport nonché tecnico federale, iniziammo a metter su una squadra di calcio, prima con i ragazzi del Villaggio e poi coinvolgendo altre realtà”. A sostenere l’iniziativa c’è anche la Salernitana: la società consente ai ragazzi di allenarsi al sabato mattina presso il campo Volpe. Non è raro in quelle occasioni incontrare qualche calciatore granata in allenamento, cosa che contribuisce ad alimentare l’entusiasmo dei componenti di quella che, di qui a qualche anno, diventerà la Salernitana for Special. Il cambio di passo arriva qualche anno dopo: “Nel 2018 – prosegue il presidente de Il Villaggio di Esteban – “scoprii” la Quarta Categoria: iniziò così un percorso che ci portò a chiedere in primis alla Salernitana di adottare la nostra squadra per consentirle di partecipare al torneo in veste ufficiale. Non è stato un percorso facile, ma nel 2019 siamo riusciti a fare il nostro esordio in campo in occasione di un torneo organizzato in Basilicata dalla Lega Nazionale Dilettanti di quella regione”. La Salernitana for Special ha poi naturalmente seguito l’evoluzione della Quarta Divisione, approdando a a quella che è oggi la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Non senza difficoltà, è bene sottolinearlo. La formazione salernitana, infatti, è l’unica in tutta la Campania a prendere parte al campionato organizzato dalla Figc, tanto da essere stata costretta a giocare nel torneo organizzato in Lazio. Ad oggi, a dispetto della collaborazione con la Federazione, è stato impossibile individuare altre realtà simili per dare vita ad un campionato campano. Nonostante le difficoltà incontrate, il bilancio dell’esperienza è senza dubbio positivo: “Far vivere a questi ragazzi pienamente un’esperienza sportiva che a volte gli è preclusa – sottolinea Carlo Noviello – è senza dubbio bellissimo, ma più ancora sono importanti i risultati che abbiamo raggiunto in questi anni, aiutandoli a migliorare le loro capacità relazionali, ad essere maggiormente consapevoli di sé e dell’ambiente che li circonda. Senza dimenticare l’importanza che questa iniziativa ha per le famiglie degli atleti: in tanti casi è stata fondamentale per aiutarle a superare quell’eccesso di protezione e di preoccupazione che accompagna l’attività, soprattutto sportiva, di questi ragazzi. La nostra speranza è che il calcio paralimpico possa crescere ancora nel prossimo futuro”.

Dalla Quarta Divisione al Calcio Paralimpico e Sperimentale

È un percorso lungo quello che porta, il 1 febbraio 2020, all’avvio della prima stagione sportiva della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale in seno alle attività organizzate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. Un risultato che segna una tappa importante nel processo, in continuo divenire, di inclusione di atleti con disabilità nelle diverse discipline sportive. Un cammino, quello culminato con la nascita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, che ha preso ufficialmente le mosse nel 2016, anno in cui nasce la Quarta Categoria, “primo torneo nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche, promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con il sostegno e l’adesione convinta di tutte le principali componenti del mondo del calcio”, come spiega il sito della Figc.In questo modo si punta ad offrire a tanti giovani atleti di vivere la propria passione nell’ambito di un contesto ufficiale, grazie anche alla formula dell’adozione: quasi tutte le squadre partecipanti, infatti, sono “adottate” da club professionistici delle diverse serie, società che oltre a fornire il materiale sportivo mettono in campo diverse attività di collaborazione.Ad oggi sono oltre cento le società le società impegnate nella Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale con migliaia di tesserati. Purtroppo anche in questo campo resta il divario tra Nord e Sud del Paese: nel Mezzogiorno solo in Puglia si è riusciti ad organizzare un torneo su base regionale.

Il “dream team” de Il Villaggio di Esteban: 15 atleti in campo per onorare la maglia granata

Sono quindici oggi gli atleti della Salernitana for Special, seguiti e coadiuvati da uno staff tecnico composto da tre elementi in grado di sostenerli in questo impegno sportivo tanto sotto il profilo più strettamente tecnico, quanto sotto quello psicologico. A guidare la formazione messa in campo da Il Villaggio di Esteban c’è Gianluca Raffone, allenatore, psicologo e tecnico federale, coadiuvato dal vice Luigi Ferri,operatore de Il Villaggio di Esteban, e da Carolina Mansi, psicologa federale e de Il Villaggio di Esteban. In campo si alternano Gaetano Bellini, Oreste Belmonte, Massimo D’Auria, Angelo Dell’Orto, Nunziante Di Filippo, Sergio Di Rago, Alessandro Lamberti, Gioele Nittolo, Giuseppe Pagano, Enrico Pascale, Alfonso Ricca, Andrea Siano, Raffaele Malastina, Vincenzo Santoro.

c.u.