SALERNO – “Sarò un presidente tifoso”. Quattro semplici parole che però fanno sognare un’intera città. Una città che ha voglia di tornare al fianco della propria squadra, di credere in un progetto, in un uomo, di innamorarsi nuovamente, archiviando così anni di gioie sì ma condizionate sempre da un rapporto non certo idilliaco con una proprietà che, al netto dei risultati sul campo, non è mai riuscita a creare la giusta empatia con l’ambiente. Proprio quell’ambiente, quel calore, quel fascino, quell’attaccamento viscerale alla squadra che è stata probabilmente la molla decisiva per far sì che Danilo Iervolino, imprenditore classe 1978 da Palma Campania, diventasse il nuovo proprietario della Salernitana. La gioia e la felicità del fondatore dell’Università Telematica Pegaso, di cui anche dopo la cessione al Fondo Cvc, è presidente del consiglio d’amministrazione è palpabile e traspare dalle dichiarazioni rilasciate ieri, all’indomani dell’accettazione da parte del Trust Salernitana 2021 della proposta d’acquista inviata all’approssimarsi della scadenza della deadline che avrebbe potuto estromettere la Salernitana dal campionato di Serie A. “Sono felicissimo e soddisfatto” – prosegue il nuovo massimo dirigente del club granata. Cosa l’ha convinta ad entrare nel mondo del calcio e cosa l’ha spinta ad acquistare la Salernitana? “Il calcio è un’industria importante e la Salernitana è una grande squadra con una storia fantastica. Qui c’è una tifoseria eccezionale, è una piazza con grandi prospettive. Mi sono appassionato perché questo è un luogo importante in cui si può costruire qualcosa d’importante” La sua felicità quando ha ricevuto la pec dai due trustee ha fatto il giro di Salerno in pochi istanti “Vero, ho mandato un audio ai miei collaboratori e subito è diventato virale. Questo a conferma ulteriore del fascino della Salernitana, della sua tifoseria straordinaria, delle grandi potenzialità, dell’amore che lega i salernitani alla squadra di calcio. Tutti fattori che hanno pesato nella mia scelta di formulare la domanda di acquisto” Il 31 dicembre è stato un giorno davvero intenso, ce lo può raccontare? “La giornata del 31 è stata particolare. Mettere a porto tutte le carte non era facile considerate le tempistiche e che la mia decisione è maturata tardi. E’ stato fatto tutto in volata, abbiamo fatto il tutto il 31 dalla mattina fino a quando ho ricevuto la mail di accettazione”. Ha saputo se e quante offerte fossero arrivate ai due trustee? “Sinceramente no. Non so se questo è un dato che sarà reso pubblico o meno. L’importante è che la mia sia stata ritenuta congrua rispetto ai requisiti richiesti”. Uno dei problemi messo in risalto da altre cordate è stato quello del bilancio non approvato. Non ha influito nella sua decisione? “Dispiace che non sia stato approvato il bilancio ma ora vedremo e valuteremo con i tecnici quanto ci sarà da fare. C’erano da poter studiare i bilanci vecchi in Data Room e ci siamo basati su quelli”. Qual è il progetto di Danilo Iervolino per la prima volta nel mondo del calcio? “Questa è un’industria importante. Io immagino la realizzazione di un hub che possa essere culla della cultura dello sporto. Voglio che la Salernitana sia molto di più di una squadra. Voglio un sodalizio che in termini di valori possa attirare i giovani e immaginare quindi una cittadella dello sport, puntando proprio sui giovani del territorio”. Da oggi è scattata la proroga di 45 giorni per finalizzare l’atto di vendita. Che tempi si augura possano esserci? “Ci sono dei tempi burocratici che vanno inevitabilmente messi in conto. Spero di poter chiudere tutto nel giro di una decina di giorni. Ci impegneremo al massimo affinché possa chiudersi in questo lasso di tempo e in tal senso ho già allertato tutti i miei collaboratori” Anche perché, presidente, il mercato è davvero alle porte e la squadra ha bisogno di rinforzi “Credo sia prematuro per quanto mi riguarda parlare di mercato. Voglio prima concretizzare il trasferimento delle quote e poi elaboreremo il nostro piano e la nostra strategia. Ci confronteremo sugli aspetti legati al futuro e vi assicuro che metteremo gli uomini giusti al posto giusto”. La tifoseria attende una rottura netta con il recente passato. In tal senso la mancata conferma di Fabiani sarebbe un segnale importante, non crede? “Quello che posso dire è che io sarò l’uomo del cambiamento e della discontinuità”. Sarà allo stadio già con il Venezia, il sei gennaio, nel caso in cui ovviamente la partita non dovesse essere rinviata? “Non credo. Preferisco anche in questo caso la firma sull’atto di cessione delle quote” Tra una decina di giorni c’è la partita con la Lazio. Il suo esordio all’Arechi potrebbe essere proprio contro Lotito “Ahahha, sarebbe davvero una coincidenza particolare” Presidente un messaggio per i tifosi? “Sono un sognatore che non smette mai di lottare, sono felicissimo e ce la metterò tutti. Ci metterò il massimo impegno come fatto sempre nella mia vita, in maniera professionale per dare onore alla città e alla tifoseria. La salvezza? Ce la metteremo tutta”.
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L’omaggio a Dante del Conservatorio Martucci
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