L'Inter passeggia e ne fa cinque - Le Cronache
Salernitana

L’Inter passeggia e ne fa cinque

L’Inter passeggia e ne fa cinque

di Fabio Setta

SALERNO – Liberate la Salernitana. Andare avanti così non sarebbe giusto. Per la storia centenaria di questo club, per la passione di un popolo, di una tifoseria che sognava di ritrovare la massima serie dopo anni ma non di viverla così. Non è giusto neppure per i giocatori in campo. Più di questo non possono fare e purtroppo quanto fanno non basta. Non basta contro l’Inter capolista ma purtroppo non è bastato neppure contro squadre più alla portata in questo girone di andata da dimenticare e che si chiuderà martedì sul campo dell’Udinese. La volontà in campo la squadra di Colantuono l’ha messa ma purtroppo i mezzi tecnici non sono all’altezza del campionato di Serie A o almeno per provare a lottare per la salvezza. Contro la squadra di Inzaghi li vedi correre dietro il pallone, come quando i bambini vogliono provare a giocare contro i grandi. Non la prendono mai. E quando la prendono sbagliano. Sbagliano tutti, anche Ribery che pure inventa l’unica occasione del match trovando Obi in area che, così come a Firenze in un’azione simile, si fa respingere il tiro dal portiere. Lo stesso Ribery sembra spaesato in mezzo al campo e chissà se almeno una volta si è pentito di aver abbracciato questa croce. Anche perché questa della Salernitana è una via crucis. Contro l’Inter è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. Prevedibile ed annunciata. Non poteva essere questa la partita della speranza e si è capito subito. Nonostante lo schieramento difensivo scelto da Colantuono con cinque difensori bloccati, la squadra di Inzaghi si è resa subito pericolosa trovando il gol su corner con Perisic che ha trafitto l’esordiente Fiorillo. Da lì in poi l’undici nerazzurro ha giocato in scioltezza sprecando tante occasioni con Dumfries, Dzeko, Barella prima di trovare l’inevitabile raddoppio, dopo l’occasione sprecata da Obi, con una ripartenza mortifera finalizzata da Dumfries al 33’. Da lì in poi la squadra nerazzurra ha giocato in controllo, rallentando tanto, anche in vista del turno infrasettimanale e poi accelerando all’improvviso approfittando anche degli spazi lasciati da una Salernitana sempre più scollata e depressa. Così al 52’ è arrivato il terzo gol firmato da Sanchez con Martinez che a dodici dal termine ha messo dentro il poker. I cambi di Colantuono non hanno certo cambiato l’inerzia e così negli ultimi minuti l’Inter ha fatto anche accademia. Djuric ha avuto di testa l’occasione per il gol della bandiera ma ha sprecato clamorosamente. Così è arrivata la quarta sconfitta di fila, senza segnare neppure una rete e soprattutto subendo, per la prima volta in stagione, cinque gol. In questo momento però i numeri contano poco. Il problema è quanto potrà accadere nei prossimi giorni adesso vale molto di più. Andare avanti così, con la proroga del trust, sarebbe soltanto una lunga agonia fino al termine del campionato.