di Monica De Santis
La Confesercenti provinciale di Salerno scende in campo al fianco degli esercenti, dopo l’ultima ordinanza del Governatore De Luca, che di fatto impone restrizioni durante le giornate clou del periodo natalizio a bar, wine bar e locali dediti alla ristorazione d’asporto… “Non discutiamo le misure di precauzione per il contenimento dell’epidemia sulla quale siamo in perfetta sintonia dal primo istante perché conservare lo status di zona bianca – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito, in una nota a sostegno delle attività commerciali – è una necessità primaria per le categorie economiche che rappresentiamo, quello sin ora dimostrato è un senso diresponsabilità straordinario da parte dei nostri operatori commerciali, specie della ristorazione e del food in generale ovvero quelli più limitati e penalizzati, che hanno sposato con grande maturità ma con le chiare difficoltà economiche derivate, tutte le disposizioni sin qui adottate anche se è palese che a “pagare” un prezzo più alto sono sempre le stesse categorie, il problema di fondo – prosegue ancora Raffaele Esposito – sarà sempre il discorso legato ai controlli che non dovranno ricadere sulle responsabilità dei nostri operatori già provati e disarmati dalla pandemia. Occorreranno presidi massicci che probabilmente non saranno possibili ovunque e per questo ci appelleremo nuovamente al senso di responsabilità di tutti. Sembra abbastanza riduttivo il divieto del consumo di cibi e bevande h24 dal 23.12. al 1 dell’anno che azzera il consumo di prodotti artigianali e di rosticceria e comunque del cosiddetto street food italiano generalmente molto apprezzato, speriamo che ci sia un ravvedimento per queste categorie commerciali che sarebbero pesantemente penalizzate con danno di immagine anche per gli ospiti internazionali (pochi) che hanno comunque scelto la nostra provincia per queste festività natalizie. Per la questione alcol ed assembramenti abbiamo già visto, ed evidentemente non è stato colto questo aspetto, le file davanti ai supermercati di giovani che nei mesi scorsi festeggiavano con alcolici alla mano magari prendendosi beffa del bar “costretto” a guardali. – scrive ancora Esposito nella sua nota – Ad oggi, fortunatamente dopo tutte le misure adottate e rispettate, siamo ad 1/4 dei contagi esattamente di un anno fa, con la differenza che non ci sono stati lockdown, grazie a varie misure di “contenimento” come il green pass che hanno consentito anche con qualche difficoltà di far “lavorare” le attività al pubblico e far ripartire il mondo della scuola, quindi la situazione poteva rappresentare e continua a rappresentare, per molti, un lento riappropriarsi della ormai lontana normalità. Resta una criticità che in Confesercenti rimarchiamo costantemente, c’è stata la fine della politica del sostegno, quello dello scorso anno, ben accetto ma insufficiente, andrà via con l’aumento del costo della vita, dal pane alla benzina alle utenze nuovi ed importanti pressioni sulle imprese specie quelle piccole ed a conduzione familiare. Aspettiamo tempi migliori per parlare di vera ripresa e ripartenza, lasciando alla nostra base associata le libere conclusioni rispetto a quanto si legge, si ascolta e si pone in essere in un momento definito “dai più” di ripartenza. Per noi, è per le categorie da noi rappresentate, la ripartenza è ancora un lontano miraggio. – conclude il presidente di Confesercenti Salerno – Il periodo Natalizio rappresenta da anni ormai un appuntamento importante per risollevare il commercio locale, dove le manifestazioni su luogo pubblico ed all’aperto, non necessariamente rappresentano catalizzatori di assembramenti folli, possono e devono essere un momento di sano svago e spensieratezza per le famiglie nel rispetto delle misure individuali di contenimento del virus e che i commercianti aspettano da mesi e mesi, proprio per questo sarebbe opportuno favorire i pubblici esercizi, in via eccezionale, di spazi all’aperto gratuiti per far accomodare i propri ospiti. Bisognerà comunque lavorare per garantire ristori adeguati a queste attività specie del food che non potranno lavorare con i posti a sedere è fondamentale in questa fase assicurare e rassicurare tutti questi esercenti.