di Marco De Martino
Fabrizio Castori può respirare. La prima vittoria in serie A della Salernitana è finalmente arrivata, peraltro nel modo che al tecnico piace di più. Difesa blindata, squadra tignosa e golletto nel finale: «La vittoria la inseguivamo da almeno tre o quattro partite -ha esordito il trainer- nelle quali si erano registrati progressi abbastanza evidenti. Avevamo inanellato prestazioni ottime senza ottenere quanto meritato. Quando si trova il bandolo del gioco bisogna insistere e perseverare. Abbiamo capito che la strada da seguire era quella -ha proseguito Castori- quindi abbiamo insistitito ed abbiamo trovato finalmente i tre punti». Ora la Salernitana, per la prima volta in stagione, non è più ultima in classifica e può guardare con fiducia al futuro: «C’è stato un periodo iniziale di rodaggio, ma era inevitabile che primo o poi saremmo arrivati ad ottenere questa prima vittoria che ha un valore immenso, intanto -ha spiegato l’allenatore- perché rientriamo in classifica in piena bagarre salvezza al cospetto di una tifoseria fantastica che ci ha spinto per tutta la gara ma anche per il nostro morale». Oltre al successo è arrivato anche il primo clean sheet: «Se vuoi vincere devi sistemarti in fase di non possesso, già con l’Atalanta e con il Sassuolo ci eravamo assestati dietro subendo un solo gol. In serie A non è facile non prendere gol con frequenza -ha ammesso Castori- perché ci sono giocatori di talento che possono segnare in qualsiasi momento. Oggi siamo andati in ansia nel finale ma non abbiamo sofferto atleticamente perchè abbiamo gestito la gara diversamente. Di solito -ha spiegato il trainer- partivamo sparati ma oggi siamo stati pazienti, sapevamo che non dovevamo avere fretta e che il gol sarebbe potuto arrivare anche nel secondo tempo». Castori poi è passato alla disamina dei singoli partendo, ovviamente, dal proprio fuoriclasse: «Ribery è una sorpresa, ha una passione straordinaria anche durante gli allenamenti che solitamente trovi in un giovane, non si risparmia mai in campo ed ha dei numeri straordinari. E’ un giocatore che dà intensità a tutta la squadra, e non parlo solo di giocate di qualità. Ha fatto più accelerazioni di tutti in partita e se guardi la carta d’identità pensi che sia impossibile che possa avere 38 anni. E pensare che non è ancora al meglio della forma». Castori ha parlato anche degli attaccanti: «Abbiamo vinto perché tutti hanno lavorato bene, sia chi ha iniziato sia chi ha finito la partita. Simy e Gondo hanno lavorato ai fianchi la difesa avversaria per far salire la squadra, poi è chiaro che a mezzora dalla fine si spara il tutto per tutto con i più freschi che hanno energie pulite. Ai due attaccanti non rinuncio quasi mai soprattutto perché siamo una squadra che ha bisogno di vincere e in questo modo sei più pericoloso. Quindi bravi Djuric e Bonazzoli ma bravi anche Simy e Gondo. Simy? Ha una struttura fisica che lo manda in condizione più lentamente, può prenderla solo giocando con continuità ma c’è frenesia perchè ora siamo in una condizione di dover fare punti». Un bravo va anche ai centrocampisti:«Abbiamo vinto la partita nonostante siamo stati costretti a sostituire i due Coulibaly che sono il nostro motore a centrocampo. Obi, Kastanos e Di Tacchio sono stati bravissimi nel sopperire alle loro assenze, così come i difensori. Grazie al lavoro di tutti siamo di nuovo in lotta con le altre per la salvezza». Castori chiude rivelando il suo premio partita: «Festeggio tornando a casa dai miei nipotini».