di Enzo Sica
Si vince anche soffrendo e non è retorica dire che la Salernitana con la sua prima vittoria conquistata in serie A , nel suo stadio, in un Arechi letteralmente impazzito di gioia, si è esaltata fino al 95′ quando c’è stato il fischio finale. La gioia soprattutto di Fabrizio Castori, un allenatore che ci teneva a uscire fuori dal guado e dei suoi ragazzi è stata la più bella cartolina che è stata consegnata a questa giornata. E mentre nel principe degli stadi echeggiavano dall’altoparlante le note di <trottolino amoroso> i calciatori in maglia granata, inebrianti di gioia, lasciavano il terreno di gioco applaudendo i loro tifosi. Ma il gesto più bello, altruistico al termine della partita vinta contro il Genoa c’è l’ha dato un grande campione come Franck Ribery. Ebbene si è attardato sul terreno di gioco, ha voluto richiamare i compagni di squadra che avevano imboccato già la strada dello spogliatoio per un ultimo, grande applauso da parte loro ai tifosi che hanno spinto in modo eccezionale la squadra alla vittoria. Che dire: brava Salernitana che ha saputo concretizzare nel gol-vittoria il colpo di testa di un calciatore che è stato sempre la vera anima della squadra, in serie B. Parliamo di Milan Djuric che merita ampiamente la palma del migliore per quel gol che permette di respirare, di condurre in porto questa storica prima vittoria che riconcilia tutto l’ambiente dopo l’inizio da incubo con le cinque sconfitte consecutive ed un solo punto rimediato contro il Verona. La grinta non è mancata, la voglia di credere nella prima vittoria e di lasciare anche il mortificante ultimo posto in classifica che era una vera e propria spada di Damocle è stato il motivo dominante del primo tempo della gara contro il Genoa. E se la spinta del pubblico, come sempre, è stata eccezionale, con la curva sud Siberiano che con cori incessanti ha letteralmente cercato di dare il proprio contributo ai calciatori in maglia granata sul terreno di gioco alla ricerca del gol perduto che mancava dalla gara interna contro il Verona, nel primo tempo contro il Genoa non c’è stato quel qualcosa in più che poteva far cambiare la partita. O metterla sul binario di quella forza fisica che in attacco, con Simy e Gondo poteva davvero essere un’arma letale per i genoani. Qualche giocata illuminante di Ribery, che ha predicato molto nel deserto, comunque, non è bastata per abbattere quel tabù per arrivare a realizzare il gol che poteva anche cambiare sin da subito la partita. Ed è forse subentrato anche un pizzico di delusione nei diecimila sugli spalti che cercavano di accompagnare la squadra, spronando a più non posso i calciatori sul terreno di gioco. Si è percepito, però, che tante cose buone potevano essere concretizzate nel secondo tempo quando la stanchezza poteva essere un avversario e premiare proprio la squadra granata che è stata sempre sul <pezzo> in molte circostanze, che ha dato tutto quello che c’era da dare. E non prendere gol per la prima volta in questa stagione è stato anche quel motivo dominante per far raddoppiare le forze ad una difesa che solo nel finale di gara ha sofferto i rossoblù genoani che hanno cercato quel gol con tanta buona volontà ma le maglie della difesa granata hanno retto l’urto di Pandev e compagni. Ed il fischio finale di Mariani ha trovato la squadra di Castori in attacco, cercando magari anche quel secondo gol che in qualche circostanza poteva arrivare. Cosa dire: Buona la prima in casa in questo mese di ottobre. Non era facile ma il Genoa, che ha perso Destro per un infortunio nel riscaldamento pre gara ha solo avuto qualche sussulto dettato dalla voglia di non perdere in casa della squadra granata. Prima della gara sono stati premiati Diodato Abagnara e Tano Pecoraro, segretario e fotografo ufficiale del Genoa. Due salernitani doc che da anni lavorano in Liguria e che si sono emozionati alla consegna della maglia granata. Soprattutto Abagnara, storico segretario della Salernitana di Aliberti di tanti anni fa rimasto da sempre tifoso della Salernitana e che ha rivisto con grande gioia nel massimo campionato di calcio la squadra granata che ieri, purtroppo, ha battuto la squadra della società per cui lavora.