di Monica De Santis
Nonostante ieri sia stato il suo ultimo giorno da dirigente scolastico del Liceo Da Vinci e dell’Istituto Genovesi di Salerno, Nicola Annunziata, lascia lanciando un nuovo appello alla Provincia di Salerno, al fine di rivedere la decisione di destinare parte delle aule dell’istituto al Liceo Regina Margherita e all’Istituto Nautico… “La provincia ha fatto questo decreto con il quale ha assegnato questi spazi ad altri due istituti, senza valutare che tenere ben tre scuole nello stesso edificio è una cosa assolutamente impraticabile, anche considerando la tipologia dell’edificio. Negli anni addietro si verifico una situazione simile al vecchio istituto Galilei, ma quella era una scuola con quattro accessi quindi era possibile un certo tipo di sistemazione in un istituto che si sviluppava in ampiezza e non in altezza come il Genovesi – Da Vinci. Ho fatto anche una controproposta con soluzioni alternative che comprendevano l’ospitalità per un secondo istituto e non un terzo, ma non ho avuto nessun riscontro. L’ultima volta in cui ho avuto riscontro, è stato dopo che la provincia ha emesso quel comunicato nel quale parlava di accordi con la mia scuola, accordi che non ci sono mai stati e per questo ho fatto richiesta di accesso agli atti per vedere dove stava quest’accordo che non ho mai firmato. Ovviamente quest’accordo non c’era, unica volta che mi hanno risposto forse perchè ho fatto una richiesta formale. Ancora lunedì hanno fatto un nuovo comunicato nel quale lasciano intendere altri accordi che invece non ci sono. E proprio per questo anche oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) ho inviato un’ennessima lettera in provincia come ultimo atto, anche perchè la Provincia può anche fare un atto unilaterale, non ha bisogno del permesso dei dirigenti scolastici. Però quando si fa un atto unilaterale si deve comunque avere tutta una serie di corrolari tecnici, non ci si può limitare a fare un tratto di matita sulla planimetria non aggiornata dell’istituto, cosa che invece è accaduta, creando una situazione assurda con accessi impraticabili per tutti e tre gli istituti, specie in questo periodo in cui la scuola deve prevedere dei percorsi d’accesso e di uscita specifici”. Ma inizialmente vi fu detto che avreste ospitato solo alcune classe di un altro istituto? “Dirattemente non mi è stato detto. Lo scorso 19 luglio, un geometra chiamato da me a scuola a causa di un allagamento mi espose l’intenzione da parte della Provincia di assegnare alcune aule all’istituto Nautico, dopo 4 giorni viene pubblicato il decreto nel quale si assegnava un’altra zona dell’istituto non quella che mi era stata detta, non ad un istituto bensì a due” L’emergenza covid è ancora in atto e si parla ancora di tenere i ragazzi distanziati tra di loro, anche voi lo scorso anno, come un po’ tutte le scuole avete avuto problemi di spazi, ora con la perdita di queste aule la situazione non peggiora? “Lo scorso anno abbiamo dovuto posizionare una classe in biblioteca, smantellare un laboratorio e una sala video per poter ospitare le classe numerosi. Adesso la situazione non è migliorata dal punto di vista del numero di alunni per classe, perchè non è stata presa nessuna decisione per evitare le classi pollaio, quindi effettivamente c’è anche quest’altro problema da dover risolvere”. Dunque lei lascia alla nuova dirigente una situazione non facile? “Si, la nuova dirigente è a conoscenza di tutta la vicenda, ci incontreremo ancora per aiutarla nei primi giorni per confrontarci proprio su questa situazione”. Lascia la scuola con i docenti tutti vaccinati oppure no? “Tutti i docenti che c’erano lo scorso anno sono tutti vaccinati, i nuovi non li ho conosciuti e quindi non so se sono vaccinati. Inoltre sembra anche che si sia trovata una quadrura sulla modalità di controllo perchè effettivamente all’inizio non si capiva molto, ma ora sembra che abbiano fatto un po’ di chiarezza grazie a questa nuova piattaforma”. Immaginava di lasciare la scuola in piena emergenza sanitaria? “Questi due anni sono stati davvero particolari ma alla fine sono stati comunque un’esperienza importante. perchè se da un lato la pandemia è stato un fatto negativo dall’altro abbiamo fatto grossi passi avanti in matera tecnologica e di ammodernamento anche delle attrezzature e delle competenze dei docenti” Nel corso degli anni da dirigente del Genovesi - Da Vinci ha avuto anche la sfortuna, nel giro di pochi mesi, di vivere due situazioni non facili con la morte per incidente stradale di un suo studente e la morte in aula della 16enne Melissa La Rocca? “La morte di Melissa è stata davvero agghiacciante, un vero trauma per tutti. In tutta la mia carriera scolastica è stato l’episodio più brutto che ho vissuto e che non si può dimenticare. Certo anche la morte del giovane studente mi ha colpito, ma una ragazza che muore in classe, lascia davvero il segno in ognuno di noi” Il ricordo più bello di tutta la sua carriera da dirigente scolastico? “Difficile da dirsi, forse quando sono arrivato nella prima scuola da dirigente”.