Da Salerno al Festival di Venezia, la storia di Chiara e Loris - Le Cronache
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Da Salerno al Festival di Venezia, la storia di Chiara e Loris

Da Salerno al Festival di Venezia, la storia di Chiara e Loris

di Monica De Santis

L’appartamento del signor Nicola Di Grezia in via Zara 62 a Salerno, sbarca alla Mostra del Cinema di Venezia. Strano a dirsi così, ma è la realtà. Infatti, l’appartamento dove l’uomo vive con la moglie Vanda Cirillo Taiani, è stato utilizzato da due giovani registi salernitani, Chiara Marotta (sceneggiatrice, regista e montatrice per film, video clip e spot) e Loris Giuseppe Nese (sceneggiatore, regista, direttore della fotografia e animatore 2D e stop-motion), come set di un cortometraggio che sarà è in concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia (sezione Orizzonti). “Prima di scegliere l’appartamento della signora Vanda abbiamo fatto una ricerca lunghissima, – racconta Chiara Marotta – perchè cercavamo un tipo di appartamento specifico, con un corridoio lungo, con spazio funzionale per le riprese, e dove si potesse lavorare senza l’uso di luci artificiali e soprattutto che avesse già dei mobili che fossero tipici delle case dei nostri nonni”. “Il turno” è il titolo del lavoro, scritto dai due giovani salernitani, che dura 15 minuti, le cui riprese sono avvenute nel corso di quest’anno e che ha visto tre donne protagoniste. La prima è proprio la padrona di casa la signora Vanda Cirillo Taiani nei panni della signora Maria, affiancata da Rossella Di Martino e Racheal Emmanuel. “Per la specificità della situazione raccontata e il legame tra le contingenze storiche e il luogo, – spiega Loris Giuseppe Nese – la ricerca delle attrici è avvenuta grazie alla collaborazione con associazioni ed enti locali attive nel sociale del territorio salernitano. Durante i casting abbiamo incontrato Racheal Emmanuel, scegliendola per il ruolo ed affiancandola all’attrice Rossella De Martino, già presente nei nostri precedenti lavori. Il percorso preparatorio fatto insieme le ha portate a conoscere il tipo di azioni ricorrenti dei loro personaggi, a dosare i movimenti nell’approcciarsi al corpo della terza attrice, Vanda Cirillo Taiani”. Le musiche del cortometraggio sono state invece curate da Davide Maresca, Raffaele Caputo, produttori della pellicola Ivan Olgiati, Chiara Galloni, mentre la produzione è ad opera di Articolture, con il sostegno di SIAE e della Regione Campania, la distribuzione invece sarà a cura della Elenfant Film – Sayonara Film. “Tracciamo storie nate da un’osservazione spontanea, da particolari dinamiche e situazioni quotidiane che sono, prima di tutto, nostre. – racconta ancora Chiara Marotta – L’approccio al lavoro in cui crediamo è dato da un’approfondita ricerca di tipo documentaristico, che ci porta a conoscere a fondo gli ambienti che vogliamo raccontare, instaurando uno stretto legame con le persone che lo abitano, coinvolgendole nella ridefinizione dei personaggi ideati”. “Il turno” racconta la storia di Anna e Lucia, due ragazze ventenni, una italiana ed una di origine nigeriana, si alternano come badanti della signora Maria, anziana allettata. Anna assiste Maria durante il giorno, mentre a Lucia spetta l’orario notturno: il cambio del turno è l’unico momento in cui le due ragazze si incontrano. In quel breve lasso di tempo, le divergenze tra loro esplodono quotidianamente, in un conflitto per affermare, l’una a scapito dell’altra, la propria posizione nel mondo. “Il cortometraggio nasce dalla nostra voglia di raccontare un’attività specifica che è quella della badante, che riguarda molte famiglie salernitane, – racconta Loris Giuseppe Nese – in particolare volevamo concentrarsi sulla condizione di chi proviene da posti diversi e si ritrova a condividere lo stesso spazio, lo stesso lavoro e quindi a creare quasi delle logiche di potere. Il cortometraggio, racconta la storia di due giornate vissute da una ragazza italiana ed una proveniente dalla nigeria che lavorano come badanti nella stessa casa e si scambiano il turno. E i loro incontri a fine giornata, diventano l’occasione in qualche modo, per mettere in scena, questa sorta di guerra tra le due e di conquista del potere”. Loris e Chiara però non condividono solo questo cortometraggio, si sono conosciuti all’Università di Salerno, hanno proseguito i loro studi a Bologna e una volta terminati hanno iniziato la produzione, insieme con altri amici, di cortometraggi. “Il turno” è il loro quarto lavoro, il terzo in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Insieme hanno dato vita anche ad una casa di produzione con sede a Salerno, ma che opera in tutt’Italia: la Lapazio Film, nome, questo, che deriva, da una famiglia di piante, quelle che spontaneamente nascono ai bordi dei marciapiedi, e che sono diventate il simbolo di ciò che i due giovani vogliono fare, ovvero raccontare storie che vengono dal basso e che resistono a tutte le difficoltà. Chiara e Loris, intanto sono già a lavoro per il loro prossimo cortometraggio, questa volta d’animazione, che sarà realizzato con il finanziamento della Film Comission Campania a seguire sono pronti per la realizzazione del loro primo lungometraggio da realizzare sempre con una loro sceneggiatura originale e se possibile da girare a Salerno. Tornando al Festival del Cinema di Venezia, il cortometraggio di Loris e Chiara sarà proiettato in anteprima internazionale il 9 settembre, mentre la giuria decreterà i vincitori il giorno 11.