di Erika Noschese
A Santa Teresa non solo sversamenti illegali ma ferro ed alluminio. È quanto emerge dai controlli effettuati dall’Ispra dopo le numerose denunce da parte di cittadini e comitati, tra cui i Figli delle Chiancarelle che da sempre si battono per il ripristino della legalità ma, soprattutto, stanno cercando di capire – anche attraverso le varie analisi effettuate – dagli organi competenti cosa accade a Santa Teresa. Nel mese di dicembre 2020, a relazione elaborata dall’Ispra sui reflui di Santa Teresa, trasmessa a seguito della denuncia sporta dall’avvocato Oreste Agosto, candidato sindaco per la città di Salerno, riporta gli esiti degli accertamenti disposti nel tempo relativamente agli sversamenti di acque bianche della piazza, delle melme nere, apparse in più occasioni, e dei reflui rossi che appaiono dal 2012. Delle prime, ha assicurato sulla natura di acque di lavaggio, mentre delle seconde ha segnalato il contenuto di idrocarburi che, coerentemente, le collegano a sversamenti da navi nel Golfo. In ogni caso, l’Istituto ha chiesto l’analisi dei sedimenti marini per escludere ogni pericolo. Sui reflui rossi, invece, la situazione appare ben diversa. Premesso che non è nota, né è stata tuttora accertata, l’origine degli sversamenti, benché concordemente attribuiti ad affioramenti di acqua sottostante al basamento della piazza, l’Istituto dichiara che, in data 20 febbraio 2020, l’analisi dei sedimenti evidenziò la presenza di ferro e alluminio in concentrazione rispettivamente pari a 10813 mg/Kg di Sostanza Secca e 6831 Kg/l S.S , valori abnormi rispetto al codice dell’Ambiente. Risultati che, a quanto denuncia l’avvocato Agosto, non sono mai stati resi noti fino ad oggi. “Sulla pelle dei cittadini, che tuttora utilizzano la Spiaggia anche per la balneazione, si scaricano i deleteri effetti di gravi inadempienze. In quante altre occasioni si sono accertate presenze inammissibili di materiali inquinanti?”, ha dichiarato il candidato sindaco che ha invitato l’Ispra e il ministero della Transizione Ecologica (ex Ambiente) a porre in essere quanto necessario per risalire alle origini del fenomeno nonché di verificare l’esatto adempimento da parte dell’Amministrazione Comunale delle disposizioni impartite a tutela dell’ambiente e della salute, da Ispra che, evidentemente, li ritiene pericolosi. Il candidato sindaco ha inoltre chiesto di procedere ad una accurata verifica in profondità del terreno al di sotto della piazza, anche mediante carotaggio, per verificare i materiali usati per il basamento e di accertare la presenza di radiazioni ionizzanti provenienti dai luoghi cementati mentre al Procuratore ha chiesto di verificare gli esiti della verifica del 20 febbraio e le eventuali responsabilità del mancato controllo e delle attività di prevenzione.