di Monica De Santis
La notizia che anche quest’anno la processione di San Matteo non avrà luogo, ha, come prevedibile, è stata accolta con amarezza da parte dei portatori dei santi. Amarezza e anche consapevolezza che viste le condizioni anche quest’anno il Santo Patrono non sarebbe stato portato in spalle per la città. “Ci dispiace molto, è ovvio -spiega Raffaele Russo, storico tifoso granata da tutti conosciuto con lo pseudonimo di “Vichingo” e da oltre trent’anni portatore di San Giuseppe – La festa del Santo Patrono è una festa sentita non solo da noi portatori, ma da tutta la città. Non è colpa del Vescovo se anche quest’anno non possiamo festeggiare come eravamo abituati. Sappiamo bene che Monsignor Bellandi, se avesse potuto avrebbe ripristinato tutto come prima, ma purtroppo i tempi non sono ancora buoni. Era una notizia che circolava da tempo, non avevamo ancora la certezza, ma eravamo già rassegnati a non fare la processione anche questo settembre. Poi ora è arrivata la conferma ufficiale”. Raffaele il Vichingo, sin da ragazzino ha seguito il capo paranza di San Giuseppe che l’ha inserito come portatore in tutte le processioni cittadine. Volto noto e amatissimo anche dai tifosi fa notare… “Che la decisione del Vescovo non poteva essere diversamente. E’ un po’ come per gli stadi. Non sappiamo neanche se potremo quest’anno vedere la Salernitana giocare in serie A, figuriamoci pensare di fare una festa per San Matteo con tante persone in strada e con il virus che circola ancora”. Sta di fatto che tutti i portatori onoreranno comunque San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, Sant’Ante, San Gaio e San Fortunato per quello che gli sarà possibile… “Sicuramente presenzieremo all’alzata del panno nell’atrio del duomo il prossimo 21 agosto, così come il 21 settembre saremo in chiesa per la Santa Messa in onore di San Matteo. Se poi avremo la possibilità di onorare San Matteo e gli altri Santi in altro modo, vedremo. Certo c’è un profondo sentimento di tristezza, ma ripeto che era una cosa che ci aspettavamo. Pregheremo San Matteo affinchè ci metta la mano lui per farci superare questo periodo e speriamo che il prossimo anno possiamo tornare tutti ad omaggiarlo come merita. Se Dio vuole e se San Matteo ci aiuta, il prossimo anno faremo una festa che vale per tre, per recuperare quello che abbiamo perso”. E intanto mentre i portatori si organizzano per celebrare il Patrono con momenti di incontro e preghiera, dall’altra parte i fedeli attendono di conoscere le nuove disposizioni in merito all’accesso in Cattedrale per l’alzata del panno e per le funzioni religiose in onore di San Matteo, dopo che monsignor Bellandi ha fatto richiesta di aumentare la capienza da 200 persone a 300 e più circa.