Il centrodestra schiera altri due candidati unitari per le prossime amministrative. Il vertice sulle comunali si riunisce in un assolato pomeriggio romano nella sede dei gruppi parlamentari e da’ il via libera a Luca Bernardo per Milano e a Catello Maresca per Napoli. Il primo e’ un medico, responsabile della casa pediatrica dell’ospedale Fatebenefratelli, il secondo e’ un magistrato in aspettativa. A Bologna, l’ultima casella dei cinque Comuni piu’ importanti, l’annuncio si attende entro 48 ore: tra i tre nomi arrivati in finalissima, Roberto Mugavero, Andrea Cangini e Fabio Battistini, potrebbe spuntarla quest’ultimo. I profili scelti sono tutti provenienti dalla societa’ civile e hanno il sostegno dell’intera coalizione. Cosi’, mentre nel campo avversario il caos del M5s inevitabilmente getta ombre anche sulla partita delle citta’, Salvini puo’ rivendicare: tra “i Cinque stelle ci sono insulti, in quello del Pd correnti, noi offriamo un centrodestra unito e compatto” a sostegno di “uomini della giustizia, della cultura, dell’impresa, primari e avvocati”. Anche nel centrodestra, pero’, le frizioni interne non mancano. Chi era presente racconta di un vertice iniziato in un clima teso e con un nodo in particolare: quello del ticket Luca Bernardo-Gabriele Albertini, alla fine sfumato. Noi con l’Italia si sarebbe opposta a far entrare in squadra l’ex sindaco di Milano (in precedenza, stando alle indiscrezioni, era stato Albertini ad esprimere perplessita’ sulla candidatura di Maurizio Lupi) e il rischio, senza questa rinuncia, era di correre con due candidati: Bernardo e Lupi. L’ex primo cittadino, in qualche modo, conferma che non sara’ lui il vice in pectore (“Sono contento se mi lasciano in pace perche’ la campagna elettorale e’ una grande fatica”), ma autorevoli fonti interne alla coalizione assicurano che sara’ della partita. L’altra incognita erano i simboli di partito a sostegno di Maresca, dai quali il magistrato tempo addietro aveva preso le distanze. Una posizione indigesta a Forza Italia e a Fratelli d’Italia che, senza logo, non lo avrebbero sostenuto. Alla fine, anche in questo caso, si e’ trovato un compromesso e i simboli ci saranno. Poco prima del vertice, Silvio Berlusconi sente il candidato al telefono ufficializzando l’appoggio degli azzurri al progetto “Per Napoli”. Ma, qualche ora dopo, e’ Tajani a rimarcare: “Sosterremo Maresca e ci sara’ il simbolo di Forza Italia sulla scheda elettorale. Vogliamo vincere le prossime elezioni ma soprattutto governare meglio di come ha fatto de Magistris a Napoli e Sala a Milano”. Anche Meloni fa il suo “in bocca al lupo” ai candidati: “Siamo uniti e compatti a sostegno di due candidati che vengono dalla societa’ civile e che hanno scelto di mettere la loro competenza e la loro professionalita’ al servizio dei milanesi e dei napoletani”.
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