di Erika Noschese
Busitalia Campania viola il contratto collettivo nazionale del lavoro: è questa la denuncia che la Fit Cisl, Filt Cgil, Uil Trasporto e Faisa Cisal hanno indirizzato all’ispettorato territoriale del Lavoro, come anticipato nei giorni scorsi quando è stato annunciato il primo sciopero di 4 ore, in programma nei prossimi giorni. Di fatti, la società Busitalia Campania, nelle rimodulazioni dei turni aziendali effettuate sulla residenza di Salerno (Deposito Fuorni), ha elevato gradualmente, dal 2019 ad oggi, l’orario di lavoro del personale operatore di esercizio (conducenti bus di linea) oltre quanto previsto ed in chiaro spregio al Ccnl di categoria: a mezzo pec, nel mese di agosto, Busitalia Campania certificava, a seguito di formale richiesta, alle organizzazione sindacali che la prestazione lavorativa media nella residenza di Salerno (deposito Fuorni) era di ore 06:39. La stessa società, nel maggio 2020, a seguito di presunte esigenze di rimodulazione/intensificazione dei servizi per l’Emergenza Covid-19, ha elevo la media lavorativa dei turni comandati sulla residenza di Salerno a ore 06:42. Per una serie di gravi problematiche, inclusa quella relativa alla questione dell’aumento dell’orario di lavoro in contrasto a quanto previsto dal Ccnl, è stata attivata nel maggio 2020 una procedura di raffreddamento Ad oggi, a seguito della rimodulazione del servizio per esigenze logistiche (trasferimento capolinea aziendale) la società propone l’ennesima riprogrammazione dei servizi prevedendo l’innalzamento della prestazione media a ore 06:47:31 per i 150 turni previsti (ultime tabelle trasmesse maggio 2021 ed attuate in data 14/06/2021). Nel mese di marzo, è stata avviata un’ulteriore procedura di raffreddamento che ha visto sia la prima fase che la seconda chiusa con esito negativo. “Ribadiamo che si è provveduto ad avvisare ed informare della spiacevole situazione anche la società “controllante” Busitalia Sita Nord che, con propri dirigenti presenti in molteplici incontri, ha condiviso le scelte dell’Amministratore locale e pertanto se ne ravvedono elementi di corresponsabilità – si legge nella denuncia presentata all’ispettorato del lavoro dai sindacati – Le riunioni tecniche, avvenute in azienda, nell’ambito delle quali sono state evidenziate le criticità sopra esposte, sono state presiedute dai membri della Commissione Orari e Turni aziendali che ha il compito di analizzare e valutare i turni, i carichi di lavoro, l’applicazione delle norme. Tra le altre problematiche, la carenza di personale di guida che viene “nascosta/compensata” con varie azioni aziendali quali ad esempio ricorso allo straordinario, soppressione corse giornaliere, rimodulazione turni con aumenti carichi di lavoro fino a 17 minuti di straordinario su ogni turno dal 14 giugno 2021. “La soppressione dei turni, in considerazione che la società effettua in modalità prevalente “servizi minimi essenziali” necessari ad assicurare il diritto alla mobilità dell’utenza non è consentita ed appare un grave danno all’immagine aziendale e all’utenza servita a cui non vengono garantiti i servizi contrattualizzati con l’Ente Committente. Inoltre, tali modalità di lavoro creano dissapori anche tra il personale di guida aziendale a cui vengono spostati i turni all’occorrenza senza avere spesso un adeguato preavviso compromettendo la vita sociale e familiare degli stessi”, si legge ancora nella denuncia dei sindacati che propongono anche un piano di prestazione lavorativa. Intanto, i pendolari iniziano ad accusare la carenza di corse, dovuta – forse – alla carenza di personale. Da qualche giorno, infatti, sono tante le corse “saltate” con gli utenti costretti a stare per strada diverse ore prima di poter prendere il primo autobus. A nulla sembrano servite, in questi giorni, le lamentele dei cittadini: sempre più spesso, infatti, i cittadini hanno attacchi d’ira nei confronti degli stessi autisti che, a conti fatti, non hanno alcuna colpa se non quella di dover rispettare gli ordini giunti direttamente dall’azienda che gestisce il trasporto pubblico.
A Cava de’ Tirreni inaugurata la nuova area di sosta destinata agli autobus, auto, treni
Con la benedizione di don Rosario Sessa, ieri mattina, giovedì 17 giugno, alle ore 9.00, è stata ufficializzata l’attivazione della nuova area di stazionamento di tutta la flotta dei mezzi di Bus Italia nella area (ex metropark) acquisita dalla Metellia Servizi, in via Principe Amedeo adiacente la stazione ferroviaria. Erano presente il Sindaco Vincenzo Servalli, l’Amministratore di Bus Italia in Campania, Antonio Barbarino, il vice sindaco Nunzio Senatore, l’Assessore ai Trasporti Antonella Garofalo, l’Assessore Armando Lamberti, il Presidente di Metellia Servizi, Giovanni Muoio, Consiglieri comunali, dipendenti e sindacalisti di Bus Italia. “Abbiamo raggiunto due risultati – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – dare dignità ai lavoratori di Bus Italia che ora hanno un’area dedicata e strutture per lo stazionamento dei bus e questo ci consente di liberare il trincerone che sarà oggetto a breve dei lavori per la completa riqualificazione e diventerà un nuovo boulevard cittadino. Abbiamo messo ordine nel sistema dei trasporti urbani che vede l’attivazione di un interscambio tra sosta urbana, trasporto pubblico e ferrovia. “Un’area strategia che consente una intermobilità auto, bus, treno – afferma Antonio Barbarino, Amministratore Bus Italia – per il momento non consente l’accesso all’utenza ma in prospettiva potrà diventare un capolinea aperto anche al pubblico”. Il progetto dell’Amministrazione Servalli, dopo una interlocuzione con Ferrovie dello Stato, proprietaria dell’area durata oltre tre anni, ha reso possibile la realizzazione da parte di Metellia Servizi, (azienda partecipata interamente dal Comune di Cava de’ Tirreni) di 84 posti auto, del capolinea e deposito degli autobus del trasposto pubblico locale e quello di interscambio per l’università, la sosta di bus turistici, e locali di servizio. “Stiamo lavorando con Metellia e Bus Italia – afferma l’Assessore ai Trasporti Antonella Garofalo – per rendere l’area ancora più funzionale e con maggiori servizi al servizio dei cittadini. Un processo complesso perché gli interlocutori sono molteplici, ma il percorso è tracciato”. Sono interessate da tale spostamento le linee del servizio urbano di Cava de’Tirreni (linee n.60-61-64-65-66-67) e la linea universitaria n.84 Cava-Università. Gli orari di partenza dai rispettivi capolinea non subiscono cambiamenti, mentre alcuni orari di transito presso alcune fermate variano (consultabili sul sito Bus Italia).