di Marco De Martino
SALERNO. Gran temperamento, grosse qualità tecniche e tempismo negli inserimenti in zona gol: sono queste le doti principali di Giovanni Nappo (nella foto), centrocampista della Berretti granata allenata da mister Mauro Chianese. Subito dopo il bomber Antonio Martiniello, a quota 23 gol in campionato, Nappo è il secondo miglior marcatore della squadra con sei centri. Una caratteristica, quella della bravura in zona gol, che lo accomuna ad una grandissima stella del firmamento calcistico mondiale, Arturo Vidal: “Magari diventassi come lui, non perché sono juventino ma perché è il mio idolo ed il giocatore a cui mi ispiro”.
Sei di fede bianconera, ma proprio la Juventus ti diede un grosso dispiacere:
“Purtroppo si. Un anno fa, quando militavo negli Allievi Nazionali del Catania, fummo eliminati poprio dai bianconeri agli ottavi di finale dei play off scudetto. Fu una grande delusione, ma anche dalle sconfitte a mio avviso si impara a crescere”
Dopo Catania, in estate è arrivata la chiamata della Salernitana. E’ stato un trasferimento un po’ complicato, vero?
“In effetti la società etnea non voleva perdermi e così aveva proposto alla Salernitana una cessione in prestito. Il Catania mi propose di andare a gicare in Eccellenza, sempre a titolo temporaneo, ma non accettai. C’è stato qualche giorno di incertezza, ma per fortuna poi il club granata ha preso il mio cartellino a titolo definitivo, anche se solo per un anno”
L’impatto con l’ambiente salernitano non è però stato dei migliori:
“Fui espulso durante la gara del mio esordio. Mister Chianese, che mi conosceva e mi aveva voluto fortemente a Salerno, diceva che in campo c’era la mia controfigura. Poi però col passare del tempo ho preso confidenza e tutto si è sistemato”.
La stagione sta andando discretamente bene, sia a livello di squadra che personale:
“Si, abbastanza ma il mister mi sprona sempre a cercare di migliorare. Ad esempio preferirebbe che io tirassi di più dalla distanza, ma a me piace servire gli assist ai miei compagni”.
Sia tu che il tuo compagno di squadra Martiniello siete tenuti sotto osservazione da Gregucci. Ti farebbe piacere esordire in prima squadra:
“Sarebbe fantastico, è innegabile. Quando abbiamo giocato in amichevole contro i big ho potuto apprezzare ragazzi come Perpetuini e Mendicino che mi hanno dato tanti consigli preziosi”.
E c’è stato anche un bel duello…:
“Si, con Manolo Pestrin. Stavo andando via e nello strattonarmi mi ha strappato la maglietta. E’ stato un bel duello”.
Credi che con tanti giovani provenienti dalla Lazio, ci sia spazio per la valorizzazione di voi talenti delle giovanili granata?
“Certo, è un po’ penalizzante per noi ma io credo che se hai le qualità sei destinato ad emergere comunque”.
Il futuro è vicino ma può attendere… prima c’è da conquistare un posto nei play off con la Berretti:
“Sono certo che ci riusciremo. Siamo un gran gruppo, anche fuori dal campo. E poi c’è mister Chianese che oltre ad essere un grande allenatore è una persona speciale che ci dà tanti consigli anche dal punto di vista umano. Se lo segui sei destinato a crescere e migliorare. E già questo è un grande traguardo, anche se volante, per un giovane come me”.