di Monica De Santis
Febbraio 1981, la città di Salerno stava cercando ancora di riprendersi dal terribile terremoto che, solo pochi mesi prima, nel novembre del 1980 l’aveva colpita. Tante le famiglie che avevano perso i propri cari e amici, tante le famiglie che purtroppo avevano perso anche la casa. L’Arci di Salerno, particolarmente attiva anche con diverse postazioni in tutta la città, decise di organizzare un concerto con il preciso scopo di raccogliere fondi per aiutare chi aveva perso tutto. Così furono contattati diversi artisti italiani…
“Ne chiamammo cinque o sei, e il primo a risponderci fu Franco Battiato – racconta Stefano Carloni, all’epoca poco più che 18enne, componente dell’Arci – Fu di una gentilezza unica. Si mise subito a disposizione e ricordo che la prima cosa che ci disse e che sarebbe venuto a cantare gratuitamente. Il suo concerto sarebbe stata la sua donazione alla famiglie terremotate. Ci accordammo per la data e lui ci invio la scheda tecnica di tutta l’attrezzatura che serviva per il concerto. Purtroppo questa costa non poco e così lo richiamammo chiedendogli se per caso poteva portare lui tutto. Ed anche in questo caso la sua disponibilità fu totale. - ricorda ancora Carloni – Ovviamente ci disse che i tecnici e l’attrezzatura dovevamo pagarla perchè non era sua. Però ci diede un consiglio. Per recuperare questi soldi ci suggerì di vendere l’esclusiva del suo concerto ad una televisione privata, così i costi organizzativi sarebbero stati tutti coperti. Fu così che telefonammo all’editore di Telecolore proponendogli la ripresa in esclusiva del concerto. Telecolore accettò e noi riuscimmo a coprire tutte le spese. Il costo del biglietto era di 2500 lire.
Ricordo che per venderne il più possibile contattammo tutte le radio private chiedendo di trasmettere le canzoni di Battiato il più possibile. - conclude Stefano Carloni – Era il periodo dell’ ‘Era del cinghiale bianco’ ed anche in questo caso riuscimmo ad ottenere la piena collaborazione di tutte le emittenti radiofoniche. Un grande aiuto che ci permise di vendere tutti i biglietti. Ricordo che fu molto felice quando salì sul palco e vide il teatro pieno. Fu una serata magica, fatta da una persona unica, umana soprattutto. Un’artista che ha lasciato e che lascerà il segno per sempre”.
Don Gianni: “Quella volta che mi disse ‘ti serve il compare?’”
“Franco è stato ospite del Meeting del Mare per ben due volte. Quando lo chiamai per la seconda volta , era la 18a edizione del festival. Lui mi disse sorridendo “ti serve il compare”. E fu proprio così. Dopo il suo concerto portammo sul palco, davanti a 30000 persone, una grande torta, e facemmo una splendida festa. Il festival diventava maggiorenne con un evento tra i più belli e profondi di sempre nella storia del Meeting”. A dirlo don Gianni Citro.
Ai juror raccontò il potere della disciplina per un futuro migliore
Nel 2012 era stato ospite del Giffoni Film Festival, dove aveva ricevuto il prestigioso premio Truffaut. “A 67 anni comincio a essere contento della vita”, aveva raccontato a una platea folta ed entusiasta di giovanissimi protagonisti della Masterclass che lo vide Maestro, padre e al tempo stesso amico e confidente. “Quello che è mancato all’Occidente è stato un vero insegnamento su cos’è l’individuo. Ci mancano dei pilastri della conoscenza e questo si ripercuote sulle nostre relazioni, sul nostro modo di stare al mondo”, disse invitando i ragazzi a lavorare su stessi, a imparare a conoscersi, a staccarsi dalle cose materiali, dalle persone e a seguire il proprio destino, “quello che le stelle hanno deciso per noi” perché “noi siamo esseri speciali e dobbiamo imparare dalle nostre voci interiori”. “Posso dire che sono un tipo da bicchiere mezzo pieno. Penso che il bene vinca”.
Vincenzo Napoli: “E’ stato protagonista di un meraviglioso Capodanno”
“Addio a Franco Battiato, Maestro di vita e di musica. E’ stato protagonista di una meravigliosa edizione del Capodanno in Piazza a Salerno. Decine di migliaia di persone, nell’incantevole location in riva al mare dell’area di Piazza della Libertà, incantate dalla magia dei suoi versi, della sua musica, del suo carisma. Ho ancora i brividi ripensando all’esecuzione de “La Cura” seguita in religioso silenzio. ‘Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore Dalle ossessioni delle tue manie Supererò le correnti gravitazionali Lo spazio e la luce per non farti invecchiare E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te’”. Questo il ricordo del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli