60 anni fa la visita di John F. Kennedy a Napoli - Le Cronache
Attualità

60 anni fa la visita di John F. Kennedy a Napoli

60 anni fa la visita di John F. Kennedy a Napoli

di Vito Leso

Alle 16:39 del 2 luglio 1963, l’elicottero di John Fitzgerald Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti, atterrò alla base NATO (Allied Forces Southern Europe) di Bagnoli, quartiere della periferia occidentale di Napoli. Ad accoglierlo vi erano il presidente della Repubblica italiana Antonio Segni, il presidente del Consiglio Giovanni Leone, il comandante in capo della base James Russell e varie personalità italiane e statunitensi. Dopo un breve discorso tenuto nel piazzale della base, Kennedy lasciò Bagnoli in compagnia di Segni su di una Lincoln scoperta per attraversare le strade di Napoli in un lento corteo di auto e raggiungere l’aeroporto di Capodichino. Da lì, alle 19:32, Kennedy decollò per far rientro negli Stati Uniti. Napoli fu l’ultima città straniera che il presidente americano visitò prima di essere tragicamente assassinato. La città partenopea gli tributò un incredibile attestato di stima, con una folla immensa dislocata ovunque sui balconi e nelle strade cittadine che plaudiva al passaggio dei due capi di Stato. In alcuni punti del percorso la gente ruppe i cordoni della polizia con l’obiettivo di raggiungere Kennedy per stringergli la mano, costringendo l’auto presidenziale a interrompere la sua corsa. Il presidente statunitense non sembrò scosso dalla cosa ed apparve invece piuttosto divertito dal piglio amichevole dei tanti napoletani accorsi per vederlo. Si era in piena Guerra Fredda e la visita segnò la prima volta a Napoli di un presidente americano. Pochi giorni prima, il 26 giugno, aveva tenuto uno storico discorso a Berlino ovest dove, solo un anno prima, era stato innalzato il muro che divideva le due Germanie. Il suo era stato un invito alla pace, sintetizzato dalla frase ‹‹Ich bin ein Berliner›› (lett. sono un berlinese). Replicò il suo sogno di pace alla sede Nato di Napoli, sottolineando l’importanza dell’Alleanza atlantica e la volontà di arrivare ad un equilibrio europeo eliminando le fratture tra Est e Ovest. 

A celebrare l’importante evento, il libro fotografico “Kennedy e Napoli – 2 Luglio 1963” che, attraverso gli scatti del fotoreporter Riccardo Carbone, ripercorre le poche ore trascorse dal presidente degli Stati Uniti all’ombra del Vesuvio durante il suo ultimo viaggio in Europa. La realizzazione del volume, presentato lo scorso 22 giugno a Bagnoli, è stata curata da Matteo Pretelli, professore associato in Storia dell’America del Nord presso l’Università di Napoli “L’Orientale”, e dall’Associazione Riccardo Carbone Onlus che gestisce l’importante archivio fotografico di uno dei primi fotoreporter professionisti del Mezzogiorno. Nelle foto, l’arrivo alla Base Nato di Bagnoli, il discorso, il bagno di folla e poi la partenza dell’auto presidenziale; la sfilata tra le strade della città, Fuorigrotta, via Caracciolo, piazza Municipio, corso Umberto I, piazza Carlo III, fino all’arrivo all’aeroporto di Napoli Capodichino dove con un ultimo discorso JFK si congeda, salutando la città e le istituzioni, e ringraziando ‹‹per questa grande manifestazione ricevuta a Napoli che rende tanto più triste andarsene, ma tanto più felice la prospettiva di ritornare››. Fu invece un lampo di addio: poco meno di quattro mesi dopo, morì nel tragico attentato di Dallas. Fanno da appendice al lavoro editoriale le immagini fotografiche che lo stesso Riccardo Carbone scattò per documentare la reazione e le iniziative dei Napoletani alla notizia dell’assassinio di Kennedy, nella notte tra il 22 e il 23 novembre del 1963.