di red.cro.
«Ogni uomo dovrebbe danzare tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare». Ispirandosi a Rudolf Nureyev Pina Testa festeggia 40 anni della sua scuola, il Professional Ballet. Un percorso artistico e professionale difficile da racchiudere in poche righe, se si considera che dietro l’insegnante e la danzatrice, si nasconde la forza e la tenacia di una donna che ha fatto della sua grande passione la sua ragione di vita, senza fermarsi neanche quando un grave incidente stradale sembrava averle tarpato le ali del successo. I festeggiamenti del 40ennale saranno domenica alle 19 al Teatro delle Arti: una vita per la danza e per Salerno, per la regia di Claudio Tortora. Sono passati esattamente quarant’anni da quando l’etoile salernitana, all’epoca già prima ballerina del teatro San Carlo di Napoli, decideva di consolidare il legame con la sua città fondando quella scuola dove nel tempo tanti giovani si sono formati. Non importa quanti di loro siano diventati professionisti. Con l’emozione nel cuore e l’incredulità di aver attraversato già un bel pezzo di strada, l’artista salernitana ha deciso di condividere con tutti questo step. «Il mio con la danza è un matrimonio indissolubile – spiega la maestra – Mi sono innamorata di lei a 4 anni, a sei mi affidarono già un ruolo da protagonista (la Piccola Fiammiferaia al Verdi) e poi gli anni di studio, il San Carlo, il successo, la scuola. Neanche l’incidente mi ha fermato…è lo stesso messaggio che cerco di trasferire ai miei allievi: arrendersi mai, danzare sempre!». Per l’occasione andrà in scena uno spettacolo particolare, insolito, che scorrerà tra amarcord, coreografie, ospiti e immagini che raccontano la storia di una maestra e la sua scuola. Tornano in scena le 100 diplomate dal 1977 ad oggi, alcune di loro indosseranno l’abito del loro pas de deux, altre si rimetteranno alla sbarra. E poi gli oltre 300 allievi delle due sedi, coreografie indimenticabili, passi a due memorabili, l’intervento della Compagnia dell’Arte e del Teatro Verdi, la sigla delle sigle, quella del Premio Charlot e tra i tanti video anche quello del Ballo delle Debuttanti del 2010, quando presso il Salone dei Marmi per celebrare i 150 anni del reggimento salernitano “Le Guide” la danza per la prima volta fece il suo ingresso a Palazzo di Città. Data infausta per Pina è il 25 luglio 1989. Un grave incidente, infatti, sembrava aver interrotto bruscamente la sua carriera di ballerina. La scuola aveva appena dieci anni di vita, ma a parte uno scossone iniziale (il coma e la sedia a rotelle) lo spirito e la mission di Pina Testa sono rimasti invariati, tant’è che in via Roberto Santamaria, si sono iscritti circa 200 allievi per anno accademico. Il Professional Ballet offre la misura della donna che, per amore della danza, ha ritrovato la forza interiore per risollevarsi e riprendere a danzare. «Pina Testa è il simbolo dell’imprenditoria femminile, della tenacia di una donna che riesce a fare della propria passione un mestiere ma anche una risorsa economica per il territorio con il quale ha mantenuto sempre un legame forte. Non possiamo che complimentarci con questa donna vulcanica, anima di una realtà produttiva che si nutre di arte» – così il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, tra gli ospiti del gala, tratteggia l’etoile salernitana. Il Comune omaggerà la donna e l’artista con una targa tributo per il suo encomiabile impegno professionale profuso per la promozione della disciplina della danza e per la crescita dei giovani. Un ringraziamento sentito va a Filomena Arcieri per aver contribuito alla realizzazione della serata.