2024. Hiv, Dna, Car-T. E’ la scienza che non si ferma mai - Le Cronache Ultimora

di Aldo Primicerio

La scorsa domenica – si ricorderà – ispirati da Narional Geographic, abbiamo elencato e raccontato le sette scoperte della medicina e della chirurgia del 2024, quelle che ci danno più speranza. Oggi, abbeverandoci alle fonti di Wired e di Science, due altre grandi Bibbie scientifiche, raccontiamo le scoperte della scienza farmaceutica, della genetica, dell’immunoterapia, della chimica applicata all’agricoltura. Eventi straordinari che ho il privilegio di raccontare tutti i giorni in Quotidiano Medicina sulla grande vetrina televisiva regionale di LiraTv. Nel 2024 hanno gettato la luce su branche e settori vitali per la salute e la vita non solo di noi umani, ma anche degli altri due sistemi che animano la vita di questo pianeta, quello animale e quello vegetale. Sì, perché non va dimenticato che la vita sulla Terra è regolato da una sola legge per tutti, quella della One Health, una sola medicina ed una sola salute. Noi non viviamo da soli, e non solo per noi, ma in armonia con le creature della terra, del cielo e del mare, e con le piante e gli alberi che ci circondano. Senza di loro noi non saremmo niente, non potremmo e non sapremmo sopravvivere. Spesso ce ne dimentichiamo, e ci abbandoniamo alle più brutali amnesie di cui la parte (grande) meschina e depravata dell’umanità è capace. Ed invece dovrebbe essere sempre presente alle nostre menti e nei nostri cuori.

 

1  Una strategia più semplice per prevenire l’Hiv

Di massimo spicco nel 2024 sono stati i traguardi raggiunti nella ricerca sull’Hiv, il virus di cui poi l’Aids è la malattia conclamata.  Nella seconda metà dell’anno, infatti, sono stati divulgati i risultati di due sperimentazioni, su popolazioni diverse, relative all’efficacia del il lenacapavir, un farmaco somministrato per via iniettiva una volta ogni sei mesi come profilassi pre-esposizione, confrontato con antiretrovirali (comunque molto efficaci) utilizzati come profilassi orale assunti su base giornaliera. I risultati hanno mostrato l’efficacia praticamente totale del lenacapavir nel prevenire le infezioni da Hiv. Il principale vantaggio del farmaco infatti è che potrebbe essere somministrato solo due volte l’anno, aiutando a combattere lo stigma associato all’assunzione delle terapie. L’innovatività del farmaco risiede anche nel suo meccanismo di azione: è un inibitore del càpside, la struttura che avvolge il materiale genetico del virus, a lungo trascurato come bersaglio farmacologico

 

2 Il Dna come finestra sul passato dei nostri antenati

Sempre di più quest’anno, grazie ai risultati ottenuti da team diversi, è diventato chiaro che possiamo ricostruire la storia dei nostri antenati e delle società in cui vivevano grazie all’uso combinato dell’analisi del dna, dell’informatica (grazie ai sistemi che analizzano i genomi, ed elaborano i dati contenuti nei database) e l’archeologia. Gli avanzamenti nel campo sono tali da permetterci di stabilire anche i gradi di parentela nei resti fossili rinvenuti negli anni, arricchendo gli studi di antropologia come mai prima, con ricercatori sparsi tra Boston, Oxford e Vienna. Il risultato è sorprendente: in questo modo infatti è stato possibile ricostruire sia i genomi dei nostri antenati che le coordinate temporali e spaziali in cui sono vissuti: Questo consente di svelare importanti caratteristiche della storia evolutiva umana. Un’altra possibile linea di ricerca è quella di usare la genealogia per comprendere meglio le basi delle malattie umane, per esempio per rintracciare l’origine e la diffusione delle varianti genetiche associate alle malattie 

 

3 Le Car-T contro le malattie autoimmuni

Le Car-T sono le terapie che potenziano il sistema immunitario per renderlo più abile a combattere cellule malate, come quelle tumorali. Sono ormai diverse le sperimentazioni che sfruttano le Car-T contro malattie a base autoimmunitaria infatti – lupus, morbo di Crohn, miastenia gravis, sclerosi multipla, artrite reumatoide, celiachia, diabete 1 quello dei piccoli che si evolve fino alla scomparsa- e alcune hanno portato a risultati incoraggianti. Pur sempre sperimentali, alcuni fanno ben sperare, come quelli ottenuti contro il lupus, dove le Car-T hanno portato in alcuni casi ad abbandonare i farmaci immunosoppressori, scrive Science.

 

4 I pesticidi di precisione

Agricoltura e biotecnologie s’incrociano quando si parla dei nuovi pesticidi a base di Rna, annoverati tra i traguardi del 2024. La novità è questa: utilizzare il meccanismo dell’Rna interference – un sistema che permette di silenziare in maniera specifica l’espressione di alcuni geni – per sviluppare degli insetticidi molto specifici. Grazie al silenziamento genico si può colpire direttamente la letalità del patogeno, contrastando i danni correlati. Una realtà, scrivono da Science, quella dei pesticidi a Rna, che si è già concretizzata per esempio negli Stati Uniti per la dorifera della patata, oggetto di studio oggi anche per altri patogeni.

4 Nuovi ed antichi organelli

Il nitroplasto è un nuovo componente cellulare caratterizzato solo di recente e che in futuro potrebbe rivoluzionare l’agricoltura. Il nitroplasto è più precisamente un organello, una struttura presente all’interno di alcune alghe con la funzione di fissare l’azoto. I ricercatori che lo hanno studiato credono che i nitroplasti altro non siano che cianobatteri incorporati all’interno delle alghe. Per la redazione di Science la scoperta è meritevole di essere menzionata tra quelle dell’anno per due motivi: il primo è che dimostra che possono possono fissare l’azoto non solo i batteri, il secondo perché magari potrebbe aprire le porte allo sviluppo di biotecnologie che mirino a rendere autosufficienti le piante per la fissazione dell’azoto. In Science c’è spazio anche per la Qingshania Magnifica. Non sappiamo bene chi fosse in realtà, ma vista l’età – 1,6 miliardi – le incertezze sono più che concesse. Quello che è dato abbastanza per certo, e che lo rende meritevole di essere ricordato, è la natura: è il più antico organismo pluricellulare a oggi noto. Un organismo piuttosto semplice di certo – filamenti di due o più cellule che non arrivano al millimetro di lunghezza – forse un’alga, si ipotizza.

 

Care amiche, cari amici, chi ha interesse e curiosità, dopo averne letto su Cronache, potrà seguire questi temi fascinosi anche in tv. Nei prossimi giorni li racconterò in Quotidiano Medicina, tutti i giorni in diretta alle 8,10 su Lira Tv, una delle 6 reti televisive più importanti a diffusione regionale in Campania. E non è tutto. Chi non riuscirà a seguire in tv, troverà “postati” i videoreportages sui massimi social-network, Youtube, Facebook, X Twitter e Linkedin. Nelle stringhe del Cerca basterà digitare all’interno le parole-chiave di quello che si vuol vedere, (es. Hiv, Dna, Car-T etc.)sempre seguite dalle parole Quotidiano Medicina. Auguri di una buone fine d’anno e di un miglior principio. Per un 2025 soprattutto in salute.

 

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