Il 2 novembre, come ogni anno, è la giornata per commemorare i defunti e come da tradizione la popolazione si reca presso i cimiteri della provincia per visite e preghiere per omaggiare i propri cari. Come tutti gli anni si assiste alla presenza di ambulanti improvvisati (abusivi) che vendono piante, fiori, lumini e cere davanti a cimiteri oppure nei pressi senza alcuna autorizzazione e senza alcun titolo, non solo occupando il suolo pubblico ed omettendo pure il pagamento della tassa dei rifiuti solidi urbani secondo le tariffe vigenti. Tali ambulanti abusivi se ne trovano non solo nei pressi dei cimiteri ma anche nei centri abitati. È necessario garantire compostezza, l’ordine e la sacralità del cimitero per una questione di rispetto verso quel luogo. “Il venditore abusivo è l’ultimo anello di una catena ben strutturata che opera in totale dispregio delle norme commerciali e fiscali che non di rado ha collegamenti anche con la criminalità organizzata – afferma Sabato Pecoraro, presidente della FeNAILP. Il fenomeno dell’abusivismo collegato alla vendita delle piante e dei fiori esiste tutto l’anno, ma diventa esplosivo in occasione di certe ricorrenze, come appunto quella della commemorazione dei defunti. E questo fenomeno sommerso lo si può combattere solo ed esclusivamente con controlli efficaci, mirati e sanzionando quanto accertato. Pertanto, sarebbe auspicabile un servizio mirato e a largo raggio nella città di Salerno e nella zona circostante il cimitero, volto al contrasto delle attività abusive, da parte delle Forze di Polizia e dei Vigili Urbani. La costanza dei controlli – continua Pecoraro – è molto importante, anzi, bisognerebbe intensificarli in quanto l’azione di contrasto ai venditori abusivi è fondamentale, sia per rispetto nei confronti dei fioristi regolari, che osservano le regole e pagano le tasse, sia per evitare di foraggiare il mercato illegale dell’abusivismo”. Le parole del presidente sono volte alla difesa dei commercianti regolari, fin troppo spesso alle prese col pagamento di esose gabelle dovute agli enti pubblici. La loro tutela, stando all’associazione di categoria, dovrebbe essere garantita.
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Il culto dei morti e le tradizioni salernitane: “u’ canisto”
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