Castelnuovo. L'ex sindaco Lamaida all'attacco - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

A tre mesi dalle elezioni e dall’insediamento della nuova amministrazione a Castelnuovo Cilento guidata da Gianluca D’Aiuto, l’ex sindaco Eros Lamaida interviene sulla questione piano regolatore che da lui era stato approvato prima che terminasse l’esperienza amministrazione.

Sono forti le parole utilizzate dal già amministratore: «Il comune di Castelnuovo Cilento è diventato un circo totale – dice – ma c’è, purtroppo, poco da ridere: in provincia di Salerno, da oltre 50 anni, ci sono città senza piano regolatore. Qui, da noi, a Castelnuovo Cilento, la nuova amministrazione comunale ha fatto molto di peggio. Il piano urbanistico, approvato dalla precedente amministrazione in consiglio comunale fu, nonostante non avesse errori grossolani, ritirato in autotutela dall’attuale amministrazione. Il record assoluto “del malgoverno” e del perseguimento di “meri interessi personali”». Un fatto sul quale Eros Lamaida si interroga: Perché? – prosegue – sono stato Sindaco per 15 anni di un comune bellissimo ed importante, primus inter pares, Castelnuovo Cilento, e sento forte la responsabilità, in questo difficile momento, di esprimere il mio pensiero e dare il mio contributo per guidare la nostra comunità fuori dalla crisi, tutelando in particolare i più fragili e incoraggiando l’iniziativa privata e pubblica indispensabile per la ripresa economica.

Scrivo perché da dopo le elezioni, è tutto fermo. Immobilismo totale. La crescita del nostro paese si è arrestata. A chi giova? Se l’iniziativa privata non riparte, se le aziende edili si fermano, se i cantieri pubblici languono, cosa succede? E, soprattutto, a chi giova?». A questo punto, il discorso di Lamaida si fa ancor più serio e va diretto al punto. «Vi siete macchiati, voi, nuova amministrazione di Castelnuovo Cilento, di una cosa assurda, barbara, perché “avete gettato alle ortiche” il PUC, il Piano Urbanistico Comunale, che mancava da oltre trent’anni e che è costato oltre dieci anni di durissimo lavoro da parte nostra e di tutti coloro che vi hanno collaborato.

I progettisti, tanti, tra architetti, ingegneri, e poi geologici, geometri e gli enti, anch’essi tanti, autorevoli e qualificati obbligati per legge ad esprimere il loro parere di competenza. Mancava da oltre trent’anni, il Puc, durante i quali Castelnuovo Cilento, la Campania, l’Italia, l’Europa ed il mondo sono cambiati e continuano tuttora a cambiare mentre sto scrivendo queste righe. E, voi, fermi! Immobili! Il problema è che a perdere è la nostra Comunità. Quindi, la domanda ritorna – le parole di Lamaida sono taglienti – chi guadagna da questo immobilismo? Chi guadagna da questa conservazione mortale?

Guadagna chi ha interessi personali qui e in un altro territorio della nostra Regione. Guadagna ora per poi lucrare anche dopo. A basso costo, naturalmente. In passato, abbiamo già avuto esperienza di questo modo nefasto e delinquenziale di agire. Ed io, allora, non ci sto! Combatterò fino alla fine – conclude – per non perdere, come Comunità, la fiducia nel presente e nel futuro e la consapevolezza della nostra vera, immensa, bellezza».

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