Scafati, Aliberti a tutto campo - Le Cronache Attualità
Attualità scafati

Scafati, Aliberti a tutto campo

Scafati, Aliberti a tutto campo

di Mario Rinaldi

 

 

A poco più di un anno dall’inizio dell’amministrazione targata Pasquale Aliberti, il sindaco di Scafati, traccia un primo bilancio dell’attività svolta dal giugno dello scorso anno ad oggi, indicando i punti salienti del programma elettorale con lo sguardo rivolto all’immediato futuro al fine di rendere il territorio di propria competenza sempre più competitivo su tutti i fronti.

Sindaco Aliberti è trascorso poco più di un anno dalla sua rielezione a Primo Cittadino. Può tracciarci un bilancio di questi oltre 365 giorni di attività amministrativa?

“Mi sono candidato per lasciare un segno indelebile con un programma dettagliato per il quale tanti cittadini mi hanno votato avendo tra l’altro già percezione di quanto fatto nei miei due mandati precedenti. Da giugno scorso abbiamo riorganizzato la macchina comunale, abbiamo dato avvio alle prime quaranta assunzioni, abbiamo rendicontato i fondi Pics, parlo della Villa comunale, del Centro Sociale a Mariconda, dei quattro milioni di LED e del Polo Scolastico i cui lavori dovrebbero concludersi entro quest’anno. Abbiamo avviato tutte le opere finanziate dal PNRR, abbiamo avviato milioni di euro di manutenzione ordinaria e straordinaria della città, abbiamo rimesso in moto opere immateriali come la biblioteca comunale, come la cultura, come la scuola con la quale abbiamo ripreso un rapporto sinergico, abbiamo utilizzato fondi che altrimenti sarebbero tornati indietro per le politiche sociali, organizzando i servizi come un tempo. Abbiamo puntato sui grandi eventi per ridare immagine e orgoglio, per dare vitalità all’economia. Abbiamo avviato un ragionamento con il parco archeologico di Pompei per far rientrare Scafati nell’ambito dello stesso. Abbiamo avviato le opere del piano di insediamento produttivo, abbiamo rafforzato i conti pubblici soprattutto in termini di liquidità. Stiamo azzerando le pratiche di concessione edilizia e addirittura abbiamo cominciato a parlare del Puc il cui primo incontro è previsto per il 15 luglio con la Città”.

Lei si sta battendo molto per il ripristino di condizioni decorose nel settore della sanità locale. Soprattutto sta ingaggiando continue battaglie istituzionali con la competente Asl di Salerno per rendere sempre più funzionale l’ospedale Scarlato. A che punto siamo sindaco?

“La battaglia sulla Sanità non è la battaglia di Aliberti o del sindaco di Scafati ma è una battaglia che appartiene ad ognuno dei cittadini campani, a quelli che non riescono a prenotare una visita medica al distretto sanitario se non dopo attese di mesi o anni. E’ una battaglia per chi muore o chi ha paura di morire perché non ha la possibilità di arrivare al pronto soccorso più vicino, appartiene alla maggioranza di quelle persone che in questa regione sono costrette a viaggi della speranza per curare una qualsiasi patologia pur avendo la migliore classe medica di questo Paese. La battaglia per la Sanità non è soltanto la questione “riaprire o non riaprire l’ospedale di Scafati” ma quella di avere una visione della riorganizzazione della Sanità partendo da quella territoriale passando per l’emergenza fino all’alta specializzazione evitando che la gente debba andare fuori regione anche per un esame strumentale perché anche il convenzionato in questa regione non è possibile utilizzarlo dopo il 10 di ogni mese”.

In questo primo anno, a più riprese, è stato attaccato dall’opposizione di governo su svariati temi. Lei pensa che, quella condotta sinora, sia stata un’opposizione costruttiva o solo strumentale?

“Quali opposizioni? Sono tutti dei bravi ragazzi, sono persone dalla morale alta, hanno la capacità di presentarsi sui giornali, ai prefetti, alle procure nell’interesse del paese mentre invece dentro si portano la frustrazione di chi più volte ha provato ad abbattermi sul campo cercando il consenso dei cittadini ma subendo sonore sconfitte. Questo perché la politica da sempre è la capacità di dare una visione, una prospettiva, un’idea di città ai propri concittadini, di avere un punto di riferimento che sia costante e quotidiano e nel tempo. Si ha bisogno di certezze sul piano amministrativo e non esigenze di visibilità personali che non si sposano con quelle che sono le esigenze di un paese grande e complesso come Scafati”.

Siamo nel periodo estivo, quello nel quale, forse, c’è un rallentamento generale delle attività in tutti i campi. Sarà così anche per l’attività istituzionale del Comune di Scafati?

“Il periodo estivo ci servirà per accelerare i lavori di manutenzione che abbiamo previsto, programmato e appaltato negli ultimi mesi partendo dalle scuole, passando alle strutture sportive ed in particolare allo Stadio comunale e al PalaMangano che devono essere assolutamente pronte per l’inizio dei campionati delle società professionistiche che anche quest’anno contribuiranno a mantenere alto l’orgoglio della città. Abbiamo da completare i lavori di asfalto, di manutenzione dei marciapiedi, della pubblica illuminazione, della segnaletica orizzontale e verticale e di una serie di spazi che ormai erano stati abbandonati a se stessi. Dobbiamo progettare Palazzo Mayer, la ex Scafati Solidale oltre che organizzare una grande rassegna estiva e le politiche sociali, per dare conforto, assistenza, momenti ludico-ricreativi in particolare con i centri estivi, i centri polifunzionali e le attività dei centri anziani e diversamente abili”.

Quali sono i prossimi obiettivi che l’amministrazione Aliberti intenderà portare a termine?

“L’approvazione del piano urbanistico comunale condivisa con la Città, la realizzazione degli ulteriori 750.000 metri quadrati di piano di insediamento produttivo, di cui il 30% vorrei dedicarlo, con una variante funzionale alle attività ricettive. La valorizzazione del patrimonio del Comune a partire dalla manifattura dei tabacchi con la sua trasformazione in un’attività ricettiva di tipo turistico con il coinvolgimento dei privati come stiamo facendo per alcune strutture come i campi da tennis di via della resistenza e il campo Primato. Una interazione tra il pubblico e il privato sempre più forte che ci metta nella condizione di migliorare i servizi di innalzare la qualità della vita di questo paese e di creare una nuova economia che dia sviluppo ad un’intera area che va oltre Scafati e che può utilizzare delle grandi potenzialità logistiche come la vicinanza di Pompei, l’essere a ridosso della costiera amalfitana o la vicinanza al Parco del Vesuvio a metà strada tra Napoli e Salerno. Rientrare nel parco archeologico di Pompei resta uno degli obiettivi per i quali costruire una nuova economia e rafforzare quella esistente attraverso una pianificazione territoriale condivisa con gli imprenditori, con i commercianti con gli artigiani con le famiglie e non per arricchire pochi a danni di molti”. Progettualità, sviluppo, grandi opere e opere da completare per rendere questa cittadina sempre più punto di riferimento dell’agro-nocerino, con sguardo rivolto al confine, con la provincia di Napoli, per diventare una sorta di “ponte turistico” tra Napoli e Salerno.