13 anni per Adini e il suo complice - Le Cronache Cronaca
Cronaca scafati

13 anni per Adini e il suo complice

13 anni per Adini e il suo complice

Scafati. Rubarono sotto minaccia di un fucile, un’auto a un anziano: sette e sei anni di reclusione per il 44enne Marcello Adini e l’incensurato R.A di 32 anni: si fecero consegnare un’Audi A2 dal proprietario e scapparono via. Lo ha deciso il Tribunale di Nocera Inferiore a carico dei due accusati di rapina in concorso. Era il 29 febbraio 2024 quando avvenne la rapina e qualche ora più tardi lo stesso Adini fu ferito al braccio da alcuni proiettili esplosi da un’auto in corsa mentre in via De Gasperi stava parlando con alcune persone davanti a una salumeria. I responsabili di quel fatto restano ignoti. Il 44enne fu costretto alle cure dell’ospedale di Nocera Inferiore, fu medico e dimesso. Sia Marcello Adini che il complice sono accusati dalla procura Antimafia di Salerno (pm Claudia D’Alitto) di rapina in concorso anche se il gip aveva escluso l’aggravante mafioso nonostante la Dda aveva continuato a contestare l’accessorio. La vicenda degli spari in via De Gasperi era stata ricostruita dagli inquirenti attraverso la visione della videosorveglianza. E dopo aver informato la procura di Nocera Inferiore l’inchiesta era finita sulla scrivania della Dda di Salerno. Sotto torchio era finito anche lo stesso Adini che, scarcerato dopo la sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto” sul delitto Faucitano (e ora a rischio stangata in Appello), dopo l’agguato aveva allertato il 118 facendosi trasferire in ospedale a Nocera Inferiore per farsi curare le ferite provocate dagli spari al braccio. Il 44enne non avrebbe saputo fornire spiegazioni su quel ferimento in una strada affollata in un pomeriggio invernale ma per gli inquirenti la verità era tutta concentrata in qualche ora prima quando un anziano denunciò una rapina dell’auto da parte di due persone con in mano un fucile. Era stato ricostruito il puzzle dell’Audi sottratta da Adini e il complice. Per entrambi nell’estate scorsa si erano spalancate le porte del processo chiesto e ottenuto dalla Procura Antimafia di Salerno a distanza di cinque mesi da quegli episodi che scossero l’ambiente scafatese tanto che il sindaco Pasquale Aliberti lo stesso giorno chiese la convocazione del tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica al prefetto di Salerno Esposito. Per Adini, intanto, dopo l’assoluzione in primo grado “per non aver commesso il fatto” sull’omicidio Faucitano, la Procura distrettuale Antimafia (che aveva chiesto l’ergastolo unitamente a Pasquale Rizzo per il quale ora la pg ha avanzato 27 anni) ha presentato appello trascinando il 44enne scafatese davanti ai giudici di secondo grado dove si sta celebrando il processo bis sul delitto avvenuto nel 2015 in piazzetta Falcone e Borsellino a Scafati. Per lui la procura generale ha chiesto il fine pena mai.