«Ochoa rinnova, riscattati Dia e Pirola. Mazzocchi? Nessuna offerta concreta» - Le Cronache
Salernitana

«Ochoa rinnova, riscattati Dia e Pirola. Mazzocchi? Nessuna offerta concreta»

«Ochoa rinnova, riscattati Dia e Pirola. Mazzocchi? Nessuna offerta concreta»

di Fabio Setta
SALERNO. Si riparte da Dia, Ochoa, Pirola e… Mazzocchi. La conferenza di fine anno del ds De Sanctis non poteva non concentrarsi sul mercato. La Salernitana ha esercitato il diritto di riscatto per il portiere messicano Ochoa, per il difensore Pirola (“mi meraviglierei se l’Inter esercitasse il controriscatto” – ha dichiarato De Sanctis) e a breve lo farà per Dia. Giocatori, come Coulibaly, che resteranno a Salerno anche se “noi non tarpiamo le ali a nessuno”. Se arriveranno offerte saranno prese in considerazione come successo l’anno scorso: “All’uscita corrisponde entrata, come dimostrato da Ederson. Vilhena ha fatto una stagione importante e non è stato inferiore all’Ederson visto all’Atalanta”. Al momento offerte non ce ne sono, neppure per Mazzocchi, seguito secondo radiomercato dalle big italiane. E proprio del capitano ha parlato a lungo De Sanctis: “Tante volte sono stato accusato del fatto che io volevo mandarlo via durante l’estate scorsa. Non ho mai pensato una cosa del genere e mai nessuno ha fatto un’offerta concreta per lui. Solo chiacchiere e speculazioni giornalistiche. Lui è arrivato a gennaio con scadenza 2025, durante il ritiro estivo gli ho proposto l’adeguamento per riconoscere l’importanza di quanto fatto del 30, 40% in più. Il presidente ha deciso di accontentare il giocatore con una base variabile del 70-80% in più di quanto prendeva. Lo sforzo per trattenerlo c’è stato. L’idea e la situazione quest’anno è uguale: nessuna offerta e noi vogliamo tenerlo. Per lui vale il discorso per gli altri: di fronte a cose concrete è aperta a negoziare qualsiasi tipo di accordo ma non ci faremo mettere pressione da nessuno. Il post? Lo dovete chiedere a lui. Pasquale è il capitano, è un ragazzo meraviglioso ma è dura per la Salernitana. Non possiamo discutere e parlare quotidianamente dei mal di pancia quotidiani dei tesserati. Non accetteremo più pressioni. Chi vuole andare via portasse offerte concrete oppure deve restare allineato nel rispetto della società e dei tifosi”. Questo di Mazzocchi rischia di diventare il tormentone dell’estate. Nel pomeriggio sul suo profilo Instagram il difensore ha pubblicato una storia con l’immagine di Pinocchio, cancellata poi dopo pochi minuti. Una coincidenza, nel caso, piuttosto bizzarra. La conferma di Ochoa dà, invece, il là alla cessione di Sepe: “Non ci possono essere due portieri titolari. Ochoa firmerà un contratto annuale. Memo è un giocatore troppo intelligente e professionista, un campione come non ne fanno più. Fino al suo infortunio Sepe è stato uno dei giocatori più positivi della Salernitana. Di fronte a quell’infortunio, ho agito da ds tutelando il club, facendomi magari prendere dall’ansia nel sostituirlo, pensando ci volesse qualcosa in più. Capisco il disagio di Sepe, la comprendo anche adesso ma resta un patrimonio della Salernitana a cui va riconosciuto di aver fatto bene e sicuramente riceverà offerte”. L’attenzione dei tifosi è tutta naturalmente su Dia: “Il 10 luglio sarà in ritiro. Quello di Boulaye è stato un lungo corteggiamento. Più di una volta mi sono chiesto se non stessi perdendo solto tempo. Sui giocatori con diritto di riscatto ci teniamo la valutazione ma tante cose dipenderanno dal mercato in uscita. Dobbiamo puntellare con tre o quattro operazioni, ce ne saranno altre in base alle uscite, con giocatori di cui non siamo contenti e che non sono contenti di restare. I mondiali under 20? Stiamo seguendo diversi giocatori ma non solo della nazionale italiana”. De Sanctis in tal senso ha rivendicato il grande lavoro di scouting effettuato insieme al suo staff: “E’ difficile avere collaborazioni con la maggior parte dei club italiani. C’è competizione, escludendo naturalmente le grandi, è difficile avere rapporti di reciproca collaborazione. Il mercato domestico è complicatissimo., bisogna attingere fuori e noi lo facciamo. Siamo giovani, giriamo tanto come area scouting. Andiamo su tutti i mercati e siamo andati dappertutto, Africa, Nordamerica, Sudamerica. C’è tanto lavoro dietro, tanti chilometri, abbiamo una lista di situazioni possibili che sta poi a me gestire. Non conta solo l’individuazione ma anche la trattativa per convincerli ad accettare Salerno e il progetto”.