Insorgono gli attivisti del Meet Up: «Risultati dello studio Spes restano sufficienti per chiudere le fonderie» - Le Cronache
Salerno

Insorgono gli attivisti del Meet Up: «Risultati dello studio Spes restano sufficienti per chiudere le fonderie»

Insorgono gli attivisti del Meet Up: «Risultati dello studio Spes restano sufficienti per chiudere le fonderie»

«Ancora una volta il tavolo tecnico istituito dal comune di Salerno sulle Fonderie Pisano dimostra la sua inutilità. I cittadini salernitani sono ormai stanchi di ascoltare le promesse, le dichiarazioni e gli inutili proclami del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e dei vari politici di turno. In ogni campagna elettorale, passata, presente e futura, il tema “fonderie” è sempre un evergreen, sventolato ai quattro venti per racimolare qualche voto in più, per poi, come nel gioco dell’oca, tornare al punto di partenza alla prima occasione utile, mentre i residenti della Valle dell’Irno continuano a patire le emissioni moleste dell’impianto industriale dei Pisano». L’attacco arriva dal Meet Up di Salerno che evidenzia come i risultati dello studio Spes siano sufficienti per decretare la chiusura delle fonderie Pisano. «Crediamo sia necessario rinfrescare la memoria alla classe politica salernitana, che ancora prospetta un non fattibile processo di delocalizzazione, se non addirittura l’avvio di un nuovo studio, che già nel 2016, anno dei sequestri prolungati dell’attività della fonderia, fu lanciata l’idea dello studio epidemiologico e fu partorito lo studio Spes dopo quasi 5 anni. Ora che lo studio ha dimostrato che le fonderie hanno causato un eccesso di metalli pesanti, tossici per la salute, nel sangue dei residenti, si propone un altro studio, ex novo, con la certezza granitica di temporeggiare e perdere solo ulteriore tempo – hanno aggiunto gli attivisti del Meet Up Salerno – Ricordiamo ancora che lo studio Spes ha già dimostrato gli effetti nocivi sui residenti della valle dell’Irno e già da solo è sufficiente per far sì che venga emessa dal sindaco di Salerno e dal governatore della Campania un’ordinanza di chiusura contingibile ed urgente. Ma c’è di più. Partendo dallo studio Spes gli scienziati Forastiere e Biggieri, noti per aver dimostrato con i loro metodi avanzati, il nesso di causalità tra l’inquinamento dell’Ilva di Taranto e le patologie sofferte dai residenti della zona, hanno già fatto uno studio epidemiologico su input della procura che sta indagando gli amministratori per vari reati non solo ambientali. Ebbene tale studio ha dimostrato che le patologie tumorali, cardiovascolari, neurologiche, metaboliche che si registrano nei dintorni delle Fonderie hanno almeno come concausa le immissioni dello stabilimento». Dunque, la linea politica del gruppo di cittadinanza attiva, al pari dei comitati, delle associazioni territoriali e del Movimento 5 Stelle (a livello nazionale, regionale e locale) «è sempre orientata allo stop immediato delle Fonderie Pisano, adesso, come in passato. Oltre questo riteniamo non ci sia null’altro da aggiungere e in questo percorso, che prima o poi renderà giustizia ai tanti morti della Valle dell’Irno, riteniamo che ognuno debba fare la propria parte con massimo impegno e senza distrazioni, e soprattutto chi è nelle istituzioni debba agire nel rispetto del programma e del mandato elettorale», hanno aggiunto dal Meet Up.
e.n