Sfratto al Museo dello sbarco, insorge il consigliere Elisabetta Barone - Le Cronache
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Sfratto al Museo dello sbarco, insorge il consigliere Elisabetta Barone

Sfratto al Museo dello sbarco, insorge il consigliere Elisabetta Barone

di Erika Noschese
«Sono esterrefatta»: così Elisabetta Barone, consigliera comunale di opposizione commenta la vicenda che sta interessando il Museo dello Sbarco e Salerno Capitale dopo che la Regione Campania ha inviato, nei giorni scorsi, un sollecito di pagamento per i fitti arretrati e la richiesta di un nuovo contratto. Il professor Nicola Oddati, presidente dell’associazione Parco della Memoria della Campania che gestisce il Museo è stato costretto ad avviare una raccolta fondi per adempiere alla richiesta di Palazzo Santa Lucia. «Una richiesta assurda arriva dalla Regione che chiede novemila euro di fitto arretrato al museo dello Sbarco e una richiesta velata di sfratto. Possibile che in questa nostra città si cancellino sistematicamente le tracce della memoria collettiva? Possibile che non si sia capaci di valorizzare un museo come quello dello sbarco che in altre città d’Italia e d’Europa saprebbero valorizzare diversamente? – ha aggiunto la consigliera di opposizione di Semplice Salerno – Perché in questa nostra città si procede sistematicamente alla distruzione degli spazi della memoria? Perché non possiamo avere una biblioteca e un Auditorium come in ogni città civile? Perché si costruiscono palazzoni orrendi in riva al mare, qualcuno addirittura su suolo demaniale, costruzioni orrende che certamente non rappresentano la nostra identità e si smantellano i luoghi della memoria e dell’identità collettiva? Forse perché un popolo senza memoria è più facilmente manipolabile dai palazzinari di turno? Ma perché chi governa questa città la odia così tanto da cancellarne ogni vestigia? E perché i cittadini salernitani non si ribellano a tanto scempio?».
Il Museo dello Sbarco, a causa delle difficoltà economiche rischia la chiusura e nei mesi scorsi diversi sindaci della provincia di Salerno hanno offerto la loro disponibilità ad accogliere Nicola Oddati e tutto lo straordinario patrimonio che ha sempre custodito con cura. Da allora però nulla è cambiato, soprattutto per quanto riguarda il capoluogo di provincia: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli non sembra intenzionato ad avviare un dialogo con Palazzo Santa Lucia per provare a trovare una soluzione, di aiuti economici neanche a dirlo (meglio finanziare i soliti progetti noti degli amici di…). E l’opposizione, ad eccezione della consigliera Elisabetta Barone, continua a fare orecchie da mercante rispetto ai problemi seri della città, limitandosi alle poche, sterili polemiche che puntualmente ripropongono. Ma davvero questa città è così poco interessata alle sorti del Museo dello Sbarco? Siamo davvero disposti a lasciare andar via un pezzo di storia per avere degli anonimi, inutili uffici regionali? Sulla vicenda è intervenuto, nei giorni scorsi, anche il deputato Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati che sta seguendo con attenzione la vicenda facendosi portavoce delle istanze di Oddati con il governo nazionale.
Per offrire il proprio contributo: intestatario: Ass.ne Parco Della Memoria Della Campania; Iban: IT63Y0306915216100000011726 Banca INTESA SANPAOLO SPA
CAUSALE: Contributo per il Museo