Da protagonisti a riserve: gli ultimi 90’ in maglia granata di Sepe e Bonazzoli - Le Cronache
Salernitana

Da protagonisti a riserve: gli ultimi 90’ in maglia granata di Sepe e Bonazzoli

Da protagonisti a riserve: gli ultimi 90’ in maglia granata di Sepe e Bonazzoli

di Marco De Martino
SALERNO – Da protagonisti della storica salvezza con la Salernitana di Davide Nicola, a comprimari in quella di Paulo Sousa. Sta per concludersi la storia d’amore, breve ma intensa, tra la Salernitana e due suoi ormai ex pilastri, Luigi Sepe e Federico Bonazzoli. Al termine della stagione sia il portiere che l’attaccante saranno messi sul mercato e verranno ceduti a titolo definitivo, concludendo così le rispettive parentesi professionali con la casacca granata.
LA PARABOLA DI BONAZZOLI Un epilogo poco felice per un legame, quello tra l’attaccante ed i colori granata, da subito molto forte ma che, con il passare dei mesi, è diventato sempre più flebile fino a quella che sarà, di qui ad un match, una ormai inevitabile separazione. Bonazzoli arrivò a Salerno in punta di piedi nell’estate del 2021 ma riuscì a conquistare presto il cuore dei tifosi granata. Doppietta alla Reggina alla prima uscita ufficiale all’Arechi in Coppa Italia e prima smitragliata sotto la curva sud Siberiano. Un exploit che fece da prologo ad una stagione intensa e ricca di soddisfazioni per l’attaccante, autore di 10 marcature in campionato che contribuirono in maniera determinante alla salvezza della Salernitana. Il gol di rapina a Cagliari, l’acrobazia con il Milan all’Arechi, la rete d’astuzia alla Fiorentina, il rigore al Venezia ed infine la fantastica rovesciata di Empoli sono solo alcune delle prodezze di Bonazzoli, autentico trascinatore dei granata. Un rendimento altissimo che gli valse la riconferma in granata, soprattutto grazie alla ferma volontà del presidente Iervolino, il quale investì cinque milioni di euro per strapparlo a titolo definitivo alla Sampdoria. Una responsabilità in più per Bonazzoli il quale, dopo un buon inizio con gol ed assist alla terza giornata proprio alla Sampdoria, si è progressivamente perso per strada. Mentre con Davide Nicola è sceso in campo con discreta continuità (con l’ex trainer, in 23 giornate, non ha giocato solo in due occasioni), con l’avvento di Paulo Sousa, Bonazzoli è stato praticamente estromesso dalle rotazioni. Dopo averlo schierato titolare nella prima gara da allenatore della Salernitana, contro la Lazio all’Arechi, il tecnico portoghese lo ha accantonato definitivamente, inserendolo a gara in corso e per pochissimi minuti solamente in tre circostanze e sempre in trasferta nelle ultime 14 giornate, a Milano contro il Milan (22’), a La Spezia (10’) ed a Torino contro i granata (32’). Questa è stata anche l’ultima fugace apparizione di Bonazzoli in campo in questa stagione. Un vero peccato per un calciatore che, a detta di tutti gli addetti ai lavori, ha le qualità per giocare titolare in una big. Dopo Cremona le strade di Bonazzoli e della Salernitana si divideranno. L’attaccante ha ancora tre anni di contratto (scadenza 30 giugno 2026) ma la sua partenza è praticamente scontata. La scorsa estate l’ha cercato la Lazio, ma nelle ultime ore si sono fatte sotto anche l’Empoli e le neo promosse Frosinone e Genoa: Iervolino ovviamente lo cederà solo in presenza di una cifra che possa almeno pareggiare quella versata la scorsa estate per prelevarlo dalla Sampdoria.
L’USCITA DI SCENA DI SEPE Una storia simile a quella di Bonazzoli l’ha vissuta Gigi Sepe. Da titolare quasi inamovibile con Davide Nicola, che lo schierò titolare (preferendolo ad Ochoa) addirittura con i gradi di capitano nella disfatta di Verona che gli costò il posto, il portiere napoletano fu confermato tra i pali solo nella prima uscita da parte di Paulo Sousa, contro la Lazio all’Arechi. Match che, a causa dell’errore commesso in uscita, che provocò il penalty poi trasformato da Immobile e nonostante un secondo rigore parato a Luis Alberto, segnò la rottura tra Sepe ed il pubblico granata. I fischi assordanti dell’Arechi, di fatto, chiusero l’esperienza del pipelet in granata: da quel momento infatti Sepe non è più sceso in campo neppure per 1’, con Sousa che nell’ultima sfida contro l’Udinese ha concesso a Fiorillo, sulla carta il terzo portiere, la possibilità di difendere i pali della porta granata. Una decisione, quella di estromettere definitivamente il portiere, è principalmente di carattere tecnico visto lo straordinario apporto di Memo Ochoa. Sepe ha un altro anno di contratto ma la sua permanenza a Salerno è praticamente impossibile: il suo agente Giuffredi si sta già muovendo per trovargli una sistemazione sempre in serie A, magari come secondo in una big. Si è parlato di Inter, ma non è da escludere un suo possibile ritorno al Napoli o ad una neopromossa.