Decreto Lavoro: Sindacati all’attacco, piazza per piazza - Le Cronache
Editoriale

Decreto Lavoro: Sindacati all’attacco, piazza per piazza

Decreto Lavoro:                                                                     Sindacati all’attacco, piazza per piazza

Di Alessia Potecchi *

In piazza con i sindacati per dire al Governo che il DL Lavoro presentato il primo maggio non da risposte adeguate. Favorisce la precarietà, taglia il cuneo contributivo in maniera non strutturale e insufficiente, non punta al lavoro stabile. Sono messe a disposizione nel bilancio dai tre ai quattro miliardi, non sono assolutamente sufficienti per rendere permanente il provvedimento di aiuto ai lavoratori con reddito medio basso. Si incentiva il lavoro precario estendendo i contratti a tempo determinato e l’utilizzo dei voucher che non danno risposte concrete ai giovani e non permettono loro di essere autonomi per poter fare scelte di vita importanti che guardano in lunga prospettiva, il nostro paese non può basare il suo sistema produttivo sul lavoro instabile. Il reddito di cittadinanza viene sostituito con un provvedimento che ha a disposizione molte meno risorse e che non copre di fatto tutti coloro che realmente hanno bisogno di questo sussidio, così si allargano le diseguaglianze e non si ha attenzione verso le fasce più bisognose della popolazione. La Riforma del Fisco non è redistributiva e non risponde ai criteri di progressività e solidarietà. Il nostro sistema fiscale finanzia e impatta settori fondamentali per il nostro paese come la scuola e la sanità e grava tutto sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che non sfuggono al fisco e pagano oltre l’80%dell’IRPEF da sempre. Occorre una seria riforma previdenziale che sia a 360 grado e che abbia al centro il valore della solidarietà e l’attenzione particolare ai giovani e ai lavoratori che svolgono lavori gravosi e una attenzione alla sicurezza e al valore del lavoro con programmi realizzabili, concreti ed efficientiMancano investimenti sulla formazione, la sanità, la ricerca. Occorre portare a termine i progetti del PNRR che rappresentano investimenti fondamentali per il futuro del paese e dei nostri territori. Bisogna tornare a parlare seriamente di politica industriale, con dei programmi di investimento reali e realizzabili, il governo si deve interfacciare in maniera sinergica e costante con le parti sociali e trovare soluzioni condivise alle tante crisi industriali che rimangono aperte e che mettono a repentaglio il futuro di tantissimi lavoratori. Per questo saremo in piazza con i sindacati nelle varie manifestazioni che si terranno in diverse città per ribadire con forza che occorre un cambio di passo e che le risposte del Governo sono inadeguate.

* Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza

 del Pd Metropolitano di Milano