San Severino, Romano: Palazzetto, «noi inascoltati per anni» - Le Cronache
Attualità

San Severino, Romano: Palazzetto, «noi inascoltati per anni»

San Severino, Romano: Palazzetto, «noi inascoltati per anni»

di Mario Rinaldi
Il consigliere di opposizione del Movimento Civico Sanseverinese, Giovanni Romano, ritorna sul sequestro preventivo – emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della locale Procura della Repubblica dell’area interessata ai lavori di edificazione del nuovo Palazzetto dello Sport del Comune di Mercato San Severino. “Il consigliere comunale Eduardo Caliano – spiega Romano – denuncio’ le irregolarità della procedura nel febbraio 2019 quando il Consiglio approvò la variante urbanistica in violazione di legge. Abbiamo informato i cittadini con manifesti e inoltrato esposti alla Magistratura e all’ANAC per evidenziare anche la gravità delle decisioni successive dell’Amministrazione. Mi riferisco, in particolare, a quella di trasferire al concessionario l’area comunale del vecchio Palazzetto, autorizzando la sua demolizione, senza che il corrispettivo fosse stato pagato come previsto dal contratto. Si sono accumulati ritardi ed inadempienze, favorire dalla mancanza di volontà dell’Amministrazione ad esercitare i dovuti controlli”. “Un’Amministrazione che – continua Romano – insofferente alle segnalazioni, invece di rescindere il contratto, decise di modificarlo in corso d’opera in modo irregolare pur di procedere ad ogni costo. Le responsabilità politiche dell’Amministrazione sono enormi, ma riteniamo vadano approfondite anche quelle giudiziarie degli amministratori della Giunta Comunale che, con la delibera numero 2 del 10 gennaio 2020, approvò il progetto definitivo dell’intervento ben conoscendo le irregolarità sostanziali della procedura. Quella delibera è l’atto di indirizzo che i tecnici hanno attuato dopo ed è frutto di una decisione le cui motivazioni reali vanno chiarite e conosciute. Così come sono da accertare le gravi violazioni contrattuali che ancora stanno caratterizzando i lavori e rispetto alle quali si continua a far finta di nulla. Perché questa determinata ostinazione? Abbiamo massima fiducia nella Magistratura che sta accertando i fatti e continueremo a chiedere risposte”. Una determinazione che sta spingendo il consigliere Romano a voler approfondire ancora meglio una situazione da lui definita poco chiara sulla quale vuole far luce l’autorità giudiziaria.