Ipotesi terzo mandato Rocca: “De Luca? È un gran maratoneta” - Le Cronache
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Ipotesi terzo mandato Rocca: “De Luca? È un gran maratoneta”

Ipotesi terzo mandato Rocca: “De Luca? È un gran maratoneta”

di Arturo Calabrese
Ospite del congresso di “Noi Moderati” a Roma, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, eletto con la coalizione di centrodestra, interviene sulla questione del terzo mandato. L’obiettivo che l’omologo della Regione Campania cerca di raggiungere è quello di avere la possibilità di ricandidarsi dopo dieci anni di guida dell’ente con sede a Palazzo Santa Lucia. Il suo pensiero, quello cioè di Rocca, nasce con una battuta ironica, ma poi torna serio: «De Luca vuole il terzo mandato? Lui è un maratoneta – dice – e queste cose può farle. Può correre molto a lungo senza stancarsi e può ben pensare di governare una Regione per quindici anni senza provare alcun affaticamento». Ed è qui che Rocca, dopo il sorriso, risponde con cognizione di causa: «Al momento io non penso ad andare oltre ai dieci anni di governo della Regione – le sue parole – anzi al momento non penso nemmeno al classico secondo mandato. Devo raggiungere una meta che è quella del lasciare un’impronta seria e costruttiva per questa regione. Voglio farlo perché lo merita e perché mai è stato fatto e se c’è stato qualcosa, inutile negarlo, non è stato abbastanza, non è stato all’altezza del Lazio. Questo qualcosa che si deve fare, deve essere fatto ora e non tra uno, due o chissà quanti anni». Oltre all’aspetto prettamente politico, il presidente laziale esprime un concetto prettamente pratico: «Se De Luca, o chi per li, governa per quindici anni, e sono tanti, ci potrà essere un ricambio generazionale? SI potrà creare una nuova classe dirigente alla quale affidare il futuro delle nuove generazioni? La risposta è no. Già oggi è difficile far avvicinare i giovani alla politica e ciò dovrebbe far capire perché mi dico contrario al terzo mandato. Gli interventi da mettere in campo sono altri e quanto accaduto in Emilia Romagna ne è l’esempio – argomenta – si deve investire sui territorio, sulla prevenzione del dissesto, sulla manutenzione continua e poi si deve investire sui giovani e sul domani, sul lavoro e sul loro futuro. Se ci saranno questi aspetti, che definire fondamentali è poco, si potrà pensare ad un nuovo mandato, ad una nuova investitura da parte del popolo. A onor del vero – ragiona il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – se un governatore riesce a risolvere tutte queste emergenze è giusto che abbia un’affermazione da parte dei votanti, ma non è certamente facile». La battaglia di De Luca per “altri cinque” non è e non sarà una passeggiata ma ha dalla sua la volontà di altri colleghi di continuare l’esperienza alla guida della propria regione. È il caso di Giovanni Toti della Liguria, ma anche di altri esponenti politici prevalentemente di destra. A prescindere dalle posizioni, l’iter per il via libera è semplice: deve essere approvato in consiglio. De Luca non ha i numeri perché Pd e Movimento 5 Stelle non lo voteranno e spunta l’ipotesi del centrodestra. Il terzo mandato approvato in Campania potrebbe fare da apripista in altre parti d’Italia, per la felicità di qualcuno.