Elezioni: in Cilento conferme e sorprese - Le Cronache
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Elezioni: in Cilento conferme e sorprese

Elezioni: in Cilento conferme e sorprese

Si chiude anche nel Cilento questa tornata elettorale. A prescindere dal risultato, non c’era possibilità di ballottaggio dato che si trattava di centri piccoli o medi, ma in ogni caso al di sotto dei quindicimila abitanti. Aquara, Castelcivita, Giungano, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Perito, Roccagloriosa. Ad Aquara, il sindaco uscente Antonio Marino si conferma per un altro mandato: 455 i voti per lui, contro i 313 di Franco Martino e i 207 di Umberto Maffei. Terza investitura per Antonio Forziati che batte, con 674 punti, Giovambattista Tancredi, 480.

A Giungano, perde nettamente Sabrina Palumbo, figlia dell’indimenticato Franco già sindaco del paese, che si arrende a Giuseppe Orlotti. 586 contro 312. Nel centro giunganese, c’è uno dei più giovani eletti in tutta Italia e cioè il ventenne Gildo Verdevalle, candidato nella lista vincente. Conferma anche per Adriano De Vita, sindaco di Novi Velia e direttore dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Il risultato sul Monte Gelbison non lascia spazio a dubbi: 408 voti contro i soli 156 di Donato Maiese. Ad Ogliastro Cilento, si batte un primato che con poche probabilità potrà esse battuto e che ha il sapore di una politica ormai archiviata, quasi da Prima Repubblica, quando lo scudo crociato se la vedeva ad ogni tornata elettorale con la falce e il martello. Dopo una piccola parentesi in cui il comune è stato commissariato, si è tornati alle urne. Candidato era l’eterno sindaco Michele Apolito che indossa la fascia tricolore per la sesta volta. Di fatto si va avanti nel segno della continuità, quella continuità che prosegue dagli anni ’90.

Apolito, infatti, è al suo sesto mandato da sindaco. Solo in due occasione negli ultimi 30 anni non ha ricoperto la carica, ma solo perché la legge non gli consentiva di candidarsi. La parentesi è stata Raffaele Longo e il sindaco dimessosi Paolo Astone. In entrambi i casi Apolito è stato vicesindaco, ma ora ha tolto il primo elemento e si è ripreso il ruolo che gli è più congeniale. Prima eletta è Debora Longo, figlia del Raffaele di cui sopra. A Perito, Carlo Cirillo non si è ripresentato all’esame delle urne, lasciando campo libero a Pietro Apolito e Pasqualino Cirillo. La spunta il primo con 408 contro 148. Il neo sindaco è fratello del compianto primo cittadino morto quando era in carica nell’aprile del 2017. A Roccagloriosa, il nuovo sindaco è Roberto Cavalieri che batte il sindaco uscente Giuseppe Baldi e Speranza Gerundo. 374 e 298 i voti per loro. Nella lista “Insieme per Roccagloriosa e Acquavena” era candidato anche il deputato della Lega Attilio Pierro che fa man bassa di preferenze riuscendo, da solo, a tallonare un’intera lista. I voti per lui sono ben 207. La forza di Montecitorio. Tutti i vincitori hanno espresso la propria felicità ed ognuno di loro ha dichiarato che sarà il sindaco di tutti, nessuno escluso, e soprattutto di coloro i quali non l’hanno sostenuto. Frasi retoriche e ad effetto che si ripetono ogni anno. Toccante è la dichiarazione della sconfitta Sabrina Palumbo, tra i pochi ad aver perso, se non l’unica, che non si è sottratta al condividere un pensiero.

Sabrina Palumbo, alla sua prima esperienza politica nulla può contro un candidato forte, ma ugualmente tiene a ringraziare tutti: “Rivolgiamo e rivolgo gli auguri alla lista n. 1 e a Giuseppe Orlotti per la riconferma , ovviamente speravamo in un risultato diverso ma siamo sereni perche’ la nostra e’ una lista nuova composta da ragazzi giovani, l’importante era evitare la lista unica che a nostro avviso avrebbe rappresentato un passo indietro clamoroso per la politica e la democrazia. Noi partiremo da queste elezioni comunali, raccogliamo la responsabilità dei consensi che abbiamo ottenuto in soli 24 giorni di campagna elettorale , ringraziamo chi ci ha voluti onorare delle tante preferenze accordateci e nell’interesse di questi cittadini ed in generale di tutta la comunità siederemo in consiglio comunale per svolgere una opposizione vigile, dura se dovesse servire ma costruttiva”. Impegno dei sindaci eletti, adesso, è quello di formare la squadra di governo nominando gli assessori. Per Giungano e Ogliastro, inoltre, c’è da nominare i rappresentanti in seno all’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento e sarà importante capire se il gruppo di minoranza crescerà o se anche le opposizioni comunali si siederanno con le maggioranze, come accade per molti altri comuni.