Carcere di Fuorni, sezione psichiatrica troppo angusta e c’è sovraffollamento - Le Cronache
Cronaca

Carcere di Fuorni, sezione psichiatrica troppo angusta e c’è sovraffollamento

Carcere di Fuorni, sezione psichiatrica troppo angusta e c’è sovraffollamento

di Erika Noschese
Sovraffollamento, carenza di educatori ma le più grandi criticità sono due: per quanto riguarda il settore psichiatrico ci sono dieci celle dove sono chiusi i detenuti per ventidue ore al giorno: celle anguste con poca luce. Soprattutto, si registra una carenza in termini di agenti penitenziari. È quanto emerge dall’iniziativa “Visitare i carcerati”, promossa dalla Camera Penale Salernitana, unitamente all’osservatorio Carceri dell’Unione Camere Penali, l’Associazione “Nessuno tocchi Caino” e il Garante per i detenuti della Regione Campania. Ieri mattina, infatti, l’onorevole Rita Bernardini e l’onorevole Sergio D’Elia rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione “Nessuno Tocchi Caino”, unitamente a Samuele Ciambrello Garante per i detenuti della Campania, l’avvocato Riccardo Polidoro responsabile Osservatorio Carceri dell’Unione Camere Penali di Italia, l’avvocato Luigi Gargiulo Presidente della Camera Penale Salernitana, l’Avvocato Emiliano Torre membro del direttivo della Camera penale salernitana, Donato Salzano già membro della sezione salernitana del Partito Radicale hanno visitato il carcere di Fuorni per un’ispezione che sta toccando tutte le strutture penitenziarie. Dall’ispezione è dunque emersa la presenza di 520 detenuti per una struttura che potrebbe contenerne 399, la presenza di sette educatori quando ne servirebbero otto ma bene la presenza in termini di medici e psicologi. La criticità più importante, come evidenziato, riguarda proprio il settore psichiatrico con sole dieci celle, con un passaggio al chiuso in uno spazio angusto di dieci metri per due. Per quanto riguarda invece gli agenti, il numero è di gran lunga al di sotto della media nazionale per un istituto come quello di Salerno. Gli agenti chiedono attenzione al problema e hanno chiesto una maggiore attenzione da parte del governo nazionale. Regge bene invece il programma di reinserimento e, stando a quanto emerso, il carcere di Salerno è all’avanguardia riguardo alle attività scolastiche e formative e al Lavoro esterno ma i prezzi dello spaccio alimentare restano troppo alti. «Continua il viaggio dell’Osservatorio nazionale delle Camere penali relativamente alla situazione carcere – ha dichiarato il presidente della Camera Penale di Salerno, l’avvocato Luigi Gargiulo – Quella di Salerno è un carcere che vive un momento migliore rispetto alle altre strutture del distretto e della Campania grazie al lavoro fatto dalla dirigenza». L’avvocato Gargiulo ha evidenziato che Osservatorio e Camere Penali hanno chiaro l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti «che vivono sempre un momento drammatico anche quando le loro condizioni sembrano stazionarie: le condizioni dei detenuti non devono essere stazionarie». L’associazione Nessuno Tocchi Caino da anni è impegnata sulla vicenda carceri affinchè si migliorino le condizioni di vita dei detenuti con le Camere penali.