Salernitana, Milan o non Milan Adesso è fattA davvero - Le Cronache
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Salernitana, Milan o non Milan Adesso è fattA davvero

Salernitana, Milan o non Milan Adesso è fattA davvero

di Fabio Setta
SALERNO – È a portata di mano la salvezza. Non è arrivato oggi il conforto aritmetico, arriverà con tutta probabilità nel prossimo turno ma la Salernitana superando l’Atalanta grazie al gol di Candreva al 93’ (nella foto di Gambardella) ha messo a segno il passo decisivo per tagliare il traguardo stagionale. Lo ha fatto meritatamente, dimostrando capacità di dominare ma anche di saper soffrire. Soprattutto nel primo tempo, quando Zapata e compagni hanno messo i brividi alla squadra di Paulo Sousa. L’Atalanta ha cercato, riuscendoci, di prendere subito in mano la partita, alzando la pressione sulla costruzione dal basso della Salernitana. La formazione granata ha avuto difficoltà ad uscire con la scelta delle tre punte, Dia e Botheim in appoggio a Piatek che sembrava non aver pagato. Cercando gli attaccanti, sempre spalle alla porta, solo con i lanci lunghi, per merito anche dell’atteggiamento orobico, la Salernitana non è mai riuscita a rendersi pericolosa. L’Atalanta, dal canto suo, ha sprecato diverse buone occasioni, soprattutto con Zapata, stranamente poco lucido sotto porta e con l’ex Ederson dalla distanza che ha chiamato alla grande risposta Ochoa. Il diluvio abbattutosi sull’Arechi ha rallentato il forcing nerazzurro dando una mano alla Salernitana che ha tirato in porta soltanto al 40’ con una punizione debole di Mazzocchi, prima che Zapata di testa sfiorasse il palo. Un aiuto dal cielo, un segno del destino. Nell’intervallo Paulo Sousa non ha effettuato cambi ma ha dato una scossa alla squadra apparsa trasformata. Sono saliti sicuramente di tono Coulibaly e Vilhena, a tratti gladiatorio ma soprattutto la Salernitana ha avuto la forza di alzare il baricentro, riuscendo a fermare subito i tentativi avversari anche grazie alle prestazioni davvero convincenti di Pirola e Lovato. Nel giro di 120 secondi tra il 52 e il 54’ prima Dia e poi Piatek si sono divorati due occasioni davvero clamorose. L’ingresso di Kastanos per Mazzocchi, scelta coraggiosa che ha pagato e poi quello di Candreva a dieci dal termine per un esausto Botheim ha dato la scossa decisiva. La Salernitana ha chiuso l’Atalanta e ha dato l’impressione di poter vincere la partita. Angoli, occasioni, ribattute, tentativi per una partita che sembrava stregata, come spesso era accaduto in passato contro l’Atalanta. Quando poi il punto che sarebbe stato comunque importante in chiave salvezza, sembrava il bottino di questo pomeriggio di pioggia, è arrivato il gol di Candreva al 93’. Preludio di un nuovo diluvio e della festa granata per una salvezza ormai davvero a un passo. Un motivo di orgoglio e di merito per i giocatori e per il tecnico Paulo Sousa che, trovata una squadra in condizioni difficili, ha saputo rivitalizzarla, dandole un’impronta diversa e decisiva che ha portato finalmente a toccare il traguardo con una mano e con un futuro che tra le nuvole di un maggio incredibilmente piovoso appare sempre più roseo.