Salerno, Giro: vince in volata Groves, tra pioggia e cadute - Le Cronache
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Salerno, Giro: vince in volata Groves, tra pioggia e cadute

Salerno, Giro: vince in volata Groves, tra pioggia e cadute

L’australiano Kaden Groves ha vinto in volata la quinta tappa del 106/o Giro d’Italia, 171 chilometri da Atripalda (Avellino) a SALERNO segnati dalla pioggia e dalle cadute, numerose specie nel tratto finale e che hanno coinvolto tanti protagonisti, dal vincitore di giornata alla maglia rosa, il norvegese Andreas Leknessund, e in modo particolare l’ex leader della classifica Remco Evenepoel, finito a terra per ben due volte. Groves, superate tutte queste difficoltà, si è imposto allo sprint sul Jonathan Milan, vicinissimo al bis dopo il trionfo di San Salvo della seconda tappa, e al danese Mads Pedersen. Una tappa che è stata funestata dal maltempo sin dalla partenza in Irpinia, con la pioggia quasi incessante che non ha lasciato pace ai corridori, frenando ogni velleità d’attacco. Una corsa che è stata caratterizzata anche dalla lunga fuga di tre atleti con Samuele Zoccarato ultimo ad arrendersi, ripreso a pochi chilometri dal traguardo. La prima caduta di giornata, dopo pochi chilometri dal via, è stata però causata non dall’asfalto viscido, ma da un cane, che ha attraversato la strada proprio al passaggio dei corridori, facendo ruzzolare in particolare Evenepoel. Il belga è rimasto a terra un paio di minuti con la gamba destra dolorante, poi ha preso una nuova bici ed è tornato in corsa, ‘scortato’ da alcuni compagni con cui, successivamente, è riuscito a rientrare in gruppo. Un episodio che ha ricordato quanto accaduto sempre in Campania al Giro 2007: allora fu un gatto ad attraversare la strada sul valico di Chiunzi, zona della Costiera Amalfitana, provocando la caduta di diversi ciclisti, tra cui Marco Pantani che, all’arrivo a Cava de’ Tirreni, fu costretto al ritiro. Nell’ultimissima fase della corsa, si sono susseguite ben tre cadute: la prima nella zona industriale di SALERNO, che ha spezzato il gruppo e costringendo alla rincorsa sia Leknessund, sia lo sloveno Primoz Roglic, con la bici di un compagno di squadra, sia Groves. Ad avere la peggio è stato uno dei favoriti alla vittoria pariziale, il colombiano Fernando Gaviria. Evenepoel è nuovamente stato coinvolto in una caduta a pochi chilometri dal traguardo, sul lungomare di Mercatello, ma per sua fortuna si era già nei tre chilometri di neutralizzazione. Attimi di caos anche nella volata, dominata da Groves sul Milan e Pedersen, con Marc Cavendish che ha tagliato il traguardo seduto a terra. Il meno fortunato è stato l’italiano Andrea Vendrame, portato in ospedale in ambulanza. “Tutto stava andando bene finchè sono caduto a sette chilometri dall’arrivo – ha detto a caldo il vincitore -. Per fortuna ho rimesso la catena e sono tornato davanti. È stato uno sprint anomalo. Ci siamo persi tutti. Mi sono messo a ruota della DSM, avevo le gambe per vincere. È un sogno vincere una tappa del Giro. È la corsa su cui mi sono concentrato da novembre”.