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Home Spettacolo e Cultura Arte Storia Tradizioni Eventi

Paestum simposio delle Muse

Tommaso D'Angelo by Tommaso D'Angelo
3 Maggio 2023
in Arte Storia Tradizioni Eventi, Musica, Spettacolo e Cultura
Reading Time: 4 mins read
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Paestum simposio delle Muse

Il pianista Carlos Parreira direttore artistico AthenaMuse

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Da stasera al 7 maggio il Next apre i suoi spazi alla musica con sei concerti promossi dall’associazione AthenaMuse presieduta da Luciano Ceriello e diretta dal pianista Joao Carlos Parreira Chueire

Di Olga Chieffi

Avranno inizio questa sera alle ore 19,30 le “Serate in musica” promosse dall’Associazione AthenaMuse presieduta da Luciano Ceriello e diretta dal pianista Joao Carlos Parreira Chueire. Per un’intera settimana gli spazi del Next apriranno le proprie porte alla musica che vedrà un confronto tra musicisti in carriera, docenti e giovani strumentisti. Una vetrina questa volta anche a riprendere quel concorso internazionale da tenersi il prossimo anno sulle tracce di “Beethoven e i Classici” che la stessa associazione ha organizzato sino al 2007 tra le perle del Cilento. Questa sera, si esibiranno in duo con il Maestro Parreira al pianoforte i violinisti Rosa Martinangelo e Andrea Colella, iniziati allo strumento da Marco Di Giacomo, oggi nella classe di Stefano Pagliani. Rosa Martinangelo inizierà la sua performance con l’Adagio e la fuga della I sonata di Johann Sebastian Bach in sol minore per violino, BWV 1001. Nell’Adagio Bach presenta una scrittura estremamente espressiva in cui gli accordi che conducono il discorso armonico  sono collegati da scorrevoli linee melodiche dense e da altre voci in polifonia. Il violino diviene così una sorta di alter ego sublimato della voce umana, come spesso Bach ha dimostrato anche nelle Cantate e nelle Passioni. Per la sua scrittura l’Adagio non è dunque percepito come un pezzo a sé stante, ma piuttosto come un movimento introduttivo, un vero e proprio Preludio, alla celeberrima Fuga che segue, trascritta da Bach anche per liuto (in sol minore) e per organo (in re minore). L’esposizione della Fuga, come è prassi, presenta tutti i materiali utilizzati: il soggetto a note ribattute  e una successione scorrevole di note veloci, utilizzate per i cosiddetti “divertimenti” della Fuga. La Martinagelo proseguirà con la trascrizione della Sinfonia spagnola in re minore, op. 21 composta da Edouard Lalo nel 1874, per pianoforte e violino. Tagliata in cinque tempi, poiché ai quattro della Sinfonia classica l’autore aveva aggiunto un Intermezzo, da collocare tra il secondo tempo (lo Scherzo) e il tempo lento (nella fattispecie, il quarto), quest’opera è considerata secondo taluni un Concerto mascherato, dato il ruolo da vero e proprio solista del violino principale, da altri una sorta di Sinfonia concertante come Aroldo in Italia di Berlioz, dove la viola ha ruolo da protagonista; ma c’è chi, come Mario Bortolotto (in Dopo una battaglia, Adelphi, Milano 1992, p. 325), partendo dal presupposto che l’orchestra né accetta la supremazia del violino solista né vi dialoga, «attua l’inganno di una Sinfonia sovrapposta a un Concerto», ciò che il musicologo italiano considera «un trucco ingegnoso, una scommessa vinta». Sentimentalismo ed estrosità si sfogano invece nella scrittura virtuosistica del solista, L’Allegro non troppo dà luogo, nel rapporto tra violino e orchestra, a una salda articolazione sinfonica, ora sussultante di bagliori iperbolici, ora distesa in una calda cantabilità. Capriccioso e danzante è lo Scherzando, ritmicamente effervescente. Una gran varietà di movenze caratterizza anche l’Intermezzo, che però viene spesso omesso nelle esecuzioni in concerto. L’Andante che segue è un canto intensamente appassionato del violino, denso di stilemi e di fioriture popolaresche. Questo tempo, che esordisce in re minore e sfocia in re maggiore, fa da congiunzione al Vivace conclusivo, appunto in re maggiore, pagina festosa e fremente di vigore gitano, dove l’ingresso del violino è preparato da un insistente inciso, che pervade l’intera orchestra e che funge sino alla fine da accompagnamento ostinato. Andrea Colella, invece, dedicherà al pubblico paestano, il primi due movimenti del concerto  per violino e orchestra di Felix Mendelssohn in Mi Minore op.64, dedicato al virtuoso David. Il carattere esecutivo delle pagine, è legato all’equilibrio che deve instaurarsi tra virtuosismo e rigore, in una asciuttezza che non ammette sbavature sentimentali pur nell’ampia retorica espressiva romantica. Il primo tema del primo movimento Allegro molto appassionato, nonostante la melodia seducente, è di grande semplicità e di mezzi armonici relativamente contenuti. Senza introduzione il violino insorge pronto, tessendo un motivo cantabilissimo, sussurrato quasi a mezza voce che, dopo una serie di evoluzioni, improntate al più brillante virtuosismo, sfocia in una ripresa esaltante. Subentra, poi, un tema sussidiario che, come il primo, finisce per frangersi in un acrobatico ed arditissimo gioco di sonorità, atte al risalto dell’abilità esecutiva di un violinista. Un secondo tema, avviato dai legni, dal tono raccolto ed intimo, crea un’atmosfera d’intensa elegia, dal tono raccolto ed intimamente accompagnato dalla più schietta ispirazione. Una perentoria cadenza del violino precede la ripresa, che si conclude con una coda rapidissima. Il secondo movimento, Andante, è legato al precedente da un lungo che introduce il tema di ninna-nanna, esposto dal solista. Il clima di serenità, che aveva dominato nel primo movimento, sembra confermato nella parte iniziale del secondo, la cui sezione centrale si colora, tuttavia, di forti tinte drammatiche con una melodia malinconica e piena di tensione esposta dai primi violini, a cui si unisce il solista. Le continue modulazioni accentuano il clima di tensione e allontanano la composizione dal solare do maggiore iniziale che ritorna, tuttavia nella ripresa, dove il solista riespone il tema iniziale. Domani sempre alle 19,30 concerto del soprano Nunzia de Falco, in duo con Carlos Parreira con un programma dedicato ad autori napoletani del ‘700/’800, il  5, alle ore ore 18.00, rassegna giovani strumentisti, Violino e pianoforte del Mozarteum. Il giorno successivo, sabato, alle ore 18.30 ci sarà la presentazione della Associazione Athenamuse con un concerto del pianista Joao Carlos Parreira Chueire, Musiche di Beethoven, Chopin, Brahms, Nazareth. Nello stesso luogo dell’evento, si potrà visitare la mostra fotografica “Arte in Musica” di Edoardo Colace, Immagini di eventi musicali in tra Vietri e Villa Guariglia, in cui il fotografo invita ad ascoltare le immagini e vedere la musica. Il 7 maggio ore 19.30 , Concerto del quartetto d’archi Salerno Classica e del pianista, Stefano Salvo, con Musiche di Mozart e Beethoven. 

Tags: AthenaMuseCarlos ParreiraNunzia De FalcoPaestum ex TabacchificioTop News
Tommaso D'Angelo

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