Atti vandalici e offese ai danni dei tifosi del Napoli di Mercato San Severino - Le Cronache
Cronaca

Atti vandalici e offese ai danni dei tifosi del Napoli di Mercato San Severino

Atti vandalici e offese ai danni dei tifosi del Napoli di Mercato San Severino

di Mario Rinaldi
Napoli, i napoletani e i tifosi del Napoli hanno cominciato i preparativi per la festa scudetto. Bisogna solo stabilire il giorno per la conquista matematica del terzo titolo della storia del club azzurro, ma a Napoli e in tutti i territori dove c’è una maggioranza di tifosi partenopei i preparativi fervono. Come a Mercato S. Severino, dove il locale club Napoli presieduto da Luciano Caruso sta organizzando la festa insieme ai soci e ai tanti simpatizzanti e tifosi della squadra azzurra. Qualcuno, però, ha provato a rovinare i festeggiamenti prima che cominciassero. Due episodi, duramente condannati dai cittadini e dal sindaco Antonio Somma, hanno scosso la comunità di Mercato S. Severino nella giornata di ieri: il primo ha riguardato il furto di uno striscione che era stato posizionato sul balcone sopra alla sede del club Napoli e il secondo la comparsa di due striscioni nei pressi del sottopasso ferroviario con le scritte da un lato “Odio Napoli in eterno” e dall’altro “Noi non siamo Napoletani”. Tanto è bastata per creare un clima di tensione negli ambienti dei tifosi del Napoli, che ad ogni modo, dopo le polemiche iniziali sui presunti autori di questi atti di inciviltà, hanno risposto con un post ironico sulla propria pagina social: “Il Club Napoli di Mercato S. Severino vi ringrazia per aver rimosso lo striscione apposto sulla nostra sede, anticipandoci, visto che stavamo meditando di metterne uno più grande e più bello. Quando si vince uno scudetto bisogna festeggiare alla grande ed allora c’è bisogno di uno striscione adeguato. Grazie mille e, se siete disponibili anche a darci una mano metteremo quello nuovo, vi aspettiamo con piacere. Forza Napoli Sempre. Viva il Club Napoli di Mercato S. Severino”. Gli striscioni contro il Napoli e i napoletani sono stati subito rimossi dagli agenti della polizia municipale. La condanna è giunta dura anche dal primo cittadino, che da tifoso della salernitana non ha affatto gradito l’atto di inciviltà compiuto nella sua città. “Esprimo – ha dichiarato Somma – la mia ferma condanna per gli striscioni apparsi e invito chi ha provveduto alla rimozione dello striscione del Napoli a restituirlo al club. E’ un momento importante per il calcio campano. Da una parte il Napoli che si appresta a vincere il suo terzo scudetto dall’altra la Salernitana che quest’anno sta facendo un bel campionato. Pertanto ci sono tutti i presupposti per vivere questi bei momenti di sport con spirito di aggregazione, ma anche passione e con uno spirito di rivalità squisitamente sportiva che deve restare nell’ambito del rispetto reciproco essendo giusto che ciascuno abbia i propri spazi di tifo”. “Non bisogna invadere gli spazi altrui – ha sottolineato il sindaco – o addirittura come in questo caso rubare uno striscione. L’invito che faccio nella qualità di esponente istituzionale è quello di rispettare le varie tifoserie. Mercato S. Severino è stata sempre una città civile. In passato c’è stata la festa della Salernitana quando ha raggiunto la serie A e non c’è stato mai nessun tipo di problema. Detto questo, auspico che nelle prossime settimane, quando ci sarà la conclusione del torneo con i relativi risultati, l’obiettivo sarà sempre lo stesso: quello di aver rispetto per chi festeggia per un traguardo sportivo. Qualsiasi azione che non vada in questo senso ovviamente verrà condannata dall’amministrazione comunale e sanzionata perché anche in questo caso dobbiamo dare un segnale di civiltà e di rispetto reciproco”. Il primo cittadino, in ultimo, ha voluto evidenziare che gli episodi verificatisi sicuramente sono stati compiuti da singoli, che hanno la maldestra abitudine di voler rovinare i rapporti tra le persone, dimenticando che sul proprio territorio di competenza non ci sono frange contrapposte, ma semplicemente si cerca di vivere serenamente una stessa passione per lo sport seppur con un sostegno e un tifo per squadre di calcio differenti.