Iervolino: “Il problema non è la durata ma la gestione dell’Arechi” - Le Cronache
Salernitana

Iervolino: “Il problema non è la durata ma la gestione dell’Arechi”

Iervolino: “Il problema non è la durata ma la gestione dell’Arechi”

di Erika Noschese
Ribadisce il suo malcontento per la gestione dello stadio Arechi ma mostra un’apertura, pacifica, nei confronti del Comune di Salerno il presidente della Salernitana Danilo Iervolino, intervenuto ieri mattina presso l’Aula Magna “Vincenzo Buonocore” del campus di Fisciano, si terrà l’incontro dal titolo “Doping finanziario fra illecito sportivo e illecito penale”, un confronto a più voci tra docenti ed esperti del settore, volto all’analisi del rapporto tra illecito sportivo, frode, doping finanziario e responsabilità penali. «Le persone intelligenti che vogliono costruire lo possono fare, ci può essere una rimodulazione in qualsiasi momento. Io sono ottimista, ho detto di essere scontento perché il mio pensiero è autenticamente quello ma ciò non toglie che può sempre esserci un avvicinamento, un atto ricognitivo entro i 12 mesi: le nostre istanze potrebbero essere recepite e creare un progetto più moderno – ha dichiarato Iervolino – Ringrazio sempre chi ha a cuore il destino della Salernitana però il fatto non è la durata, una parte piccola ma di come lo gestiamo, le modalità, di quello che ci possiamo fare, gli ampliamenti, le capacità di togliere in diverso modo. È molto più complicata ma ce la metteremo tutta, abbiamo delle professionalità a lavoro tra cui l’amministratore Maurizio Milan che quasi quotidianamente segue queste cose. Ci auguriamo che anche nel prossimo anno possiamo raccogliere un po’ di più rispetto alla condizione attuale», ha poi aggiunto in riferimento alla mozione presentata dai consiglieri di opposizione che chiedono una concessione di almeno 50 anni e di inserire la questione all’ordine del giorno. Per il presidente della Us Salernitana 1919, quella di ieri è stata l’occasione per fare un po’ il punto sulle cosiddette plusvalente, caso Juventus e inchiesta sulla Salernitana con la precedente gestione: «Al calcio o è permesso tutto o non è permesso nulla. È un poco una cosa che si ripete nel tempo: il calcio è stato gestito a maglie larghe, bassi controlli, norme non rispettate o comunque flebili e poco aderenti al calcio moderno. Credo ci sia bisogno di un impianto regolatorio, invece, che sia più perentorio, ordinatorio; devono esserci maggiori controlli: il calcio deve vivere una moralizzazione importante perché è un’industria fondamentale per il nostro Paese, perde miliardi di euro ogni anno e questo porta degenerazioni incontrollabili», ha poi aggiunto il presidente. E sullo scandalo che ha travolto i granata taglia corto: «Mi auguro e spero che la magistratura faccia chiarezza così da dire apertamente le cose che vanno e quelle che non vanno, senza dover prima prendere posizione e poi assumere altre vesti e questa è la prima cosa. La seconda: la Salernitana è gestita da me dal 1° gennaio 2022 ed è estranea a queste vicende, non mi appassiona parlare degli altri perché non conosco gli episodi, non conosco ciò che è capitato ma ci siamo messi a disposizione degli inquirenti e della polizia giudiziaria. Io non voglio dire cosa è giusto e cosa no, siamo convinti che da quando noi ci siamo la società è trasparente, sana, solida e ha un percorso virtuoso.