S. Cipriano: Minacce all’assessore, c’è il rinvio a giudizio per Gennaro Aievoli - Le Cronache
Cronaca

S. Cipriano: Minacce all’assessore, c’è il rinvio a giudizio per Gennaro Aievoli

S. Cipriano: Minacce all’assessore, c’è il rinvio a giudizio per Gennaro Aievoli

di Erika Noschese
Inizierà il prossimo 21 giugno, dinanzi alla Seconda Sezione Penale del tribunale di Salerno, il processo a carico del consigliere comunale Gennaro Aievoli: ieri, infatti, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Salerno ha disposto il rinvio a giudizio per il consigliere di opposizione e il Comune di San Cipriano Picentino, assistito dall’avvocato Michele Tedesco, si è costituito parte civile. Il consigliere Aievoli è stato accusato dai Pubblici Ministeri, D’Alitto e Morris Saba, che hanno condotto le indagini, del reato di offesa o minaccia ad un corpo politico perchè avrebbe minacciato l’Amministrazione Comunale, mediante lettera anonima indirizzata all’assessora Ferro Mafalda Domenica, che si doveva dimettere dalla maggioranza e passare al gruppo misto; e per il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) perché l’imputato avrebbe, sotto falso nome presentato numerose denunce e segnalazioni su presunti abusi edilizi e asserite omissioni di atti d’ufficio, dirette al Comando Stazione Carabinieri di San Cipriano, alle Procure di Napoli e Salerno e al Comando dei vigili Urbani di San Cipriano Picentino. Le complesse attività d’indagine, realizzate anche mediante la visione delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza degli uffici postali dai quali venivano inviate le missive a mezzo raccomandata, sono state quindi ritenute idonee a disporre il rinvio giudizio del consigliere Aievoli. «Il 2021 è stato un anno difficile per l’amministrazione comunale che ha avuto un attacco frontale su tutti i campi, dovute a diverse lettere anonime riguardanti la sfera privata di componenti della maggioranza e l’attività amministrativa, che miravano alle mie dimissioni o allo scioglimento del consiglio. Ma nonostante tutto io e la mia maggioranza abbiamo cercato, senza fermarci e farci intimorire, di mantenere gli impegni presi nel 2019, e dare un chiaro messaggio che chi lavora nell’interesse della comunità non ha paura di nulla – ha dichiarato il sindaco Sonia Alfano – La scelta dell’Amministrazione Comunale di costituirsi parte civile si fonda, appunto, sulla convinzione che debba sempre censurarsi ogni comportamento calunnioso e minatorio che possa pregiudicare l’operato dell’Ente e turbare il buon andamento della Pubblica Amministrazione. Non è tollerabile alcuna minaccia (da qualunque fonte essa provenga) diretta ad ottenere le dimissioni di chi oggi amministra il Comune solo grazie al voto dei cittadini. Noi andiamo avanti!». Nel messaggio, diffuso anche sui social si lanciavano critiche anche alla sindaca Sonia Alfano, accusata d’avere nominato nella giunta la moglie di un sanciprianese interessato alle pratiche edilizie.