Aeroporto Salerno-Costa d’AmalfiTutto pronto per l’apertura nel 2024 - Le Cronache
Ultimora

Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi
Tutto pronto per l’apertura nel 2024

Aeroporto Salerno-Costa d’AmalfiTutto pronto per l’apertura nel 2024

di Erika Noschese
«Siamo in una terra ricca di porta seccia ma, toccando ferro, credo che il 2024 possa essere la data per l’apertura dell’aeroporto. Il cronoprogramma è questo, un anno e partono le attività dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi». Parla così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine dell’incontro “Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi: workinprogress e timeline”, tenutosi ieri presso la Camera di Commercio di Salerno per fare il punto sugli interventi in programma e ribadire che il nuovo anno potrebbe essere quello della svolta per lo scalo salernitano. «Credo che abbiamo fatto davvero un lavoro straordinario perché il nostro era un aeroporto morto in sostanza abbiamo fatto un protocollo d’intesa con Gesac, che è la società che gestisce l’aeroporto di Napoli – Capodichino e lo gestisce in maniera eccellente, abbiamo rilevato le quote come Regione Campania – ha detto il governatore – Oggi sono in corso i lavori, l’investimento sull’aeroporto in senso stretto è di quasi 300 milioni di euro. Complessivamente, investiamo mezzo miliardo perché’ prolunghiamo la metropolitana di Salerno fino all’aeroporto con cinque stazioni intermedie, dall’area industriale a Pontecagnano a Bellizzi. Poi, vi sono altri interventi sulla viabilità. Credo che sarà veramente una infrastruttura decisiva per il decollo del territorio salernitano. Credo anche che sarà un aiuto importante per l’aeroporto di Capodichino, che è arrivato al limite della capienza, per quanto riguarda i voli aerei. Quindi, davvero una di quelle opere che cambiano in qualche modo il destino di un territorio. Con il nuovo Costa d’Amalfi, ha aggiunto Vincenzo De Luca, «puntiamo al turismo, ovviamente, quindi le costiere, il Cilento, l’area Nord della Calabria, la Basilicata, ma -puntiamo anche molto alle attività commerciali, la Piana del Sele è una zona di fortissima intensità agricola. Abbiamo grandi flussi di esportazione, abbiamo un’area industriale importante a Battipaglia e un po’ meno a Salerno». Una infrastruttura importante per la provincia di Salerno perché, chiarisce l’ex sindaco del capoluogo, «credo che anche dal punto di vista produttivo sia indispensabile avere una infrastruttura per i voli cargo. Credo che davvero possa essere un punto di svolta, oltre a rappresentare un investimento importante, mezzo miliardo di euro in opere pubbliche sono una cosa importante”, conclude agricola. Abbiamo grandi flussi di esportazione, abbiamo un’area industriale importante a Battipaglia e un po’ meno a Salerno». Per il nuovo aeroporto, dunque, d’Amalfi si prevede 50 milioni di investimenti aggiuntivi per la viabilità e un investimento di altri 250 milioni per interventi di sviluppo della struttura, delle strutture commerciali interne, servizi e quant’altro.
L’incontro di ieri è stato fortemente voluto dal presidente della commissione Trasporti in Regione Campania, Luca Cascone: «Oggi è una giornata in continuità con quella fatta lo scorso anno perché l’obiettivo lo abbiamo rappresentato ai cittadini salernitani e agli operatori economici interessati e periodicamente annunceremo lo stato dei lavori per poi arrivare alla data del 2024 quando avremo la pista allungata e l’apertura dell’aeroporto, così come auspichiamo – ha dichiarato il consigliere regionale – Credo che questo sia l’obiettivo di oggi: l’aeroporto di Napoli accoglie tanti visitatori ogni giorno perché il turismo in Campania va benissimo, l’obiettivo è incrementare il numero dei visitatori attraverso lo scalo aeroportuale. Per la provincia di Salerno, invece, credo sia l’infrastruttura decisiva per la crescita del territorio, a livello economico e di sviluppo». E a proposito dell’inserimento dello scalo salernitano nella rete Ten-T, Cascone rivendica i meriti: «La Regione Campania aveva inserito questa richiesta all’interno della documentazione cospicua inviata alla conferenza delle Regioni, alla Comunità Europea. Ora sappiamo che c’è stata quest’espressione positiva del voto all’interno della rete e mi permetto di dire che non poteva essere diversamente perché se noi parliamo di rete aeroportuale campana vuol dire che Gesac, che gestisce Salerno e Napoli, ragiona come un unico aeroporto e, di conseguenza, sia l’aeroporto di Napoli che di Salerno devono stare nella rete Ten-T». Si dice particolarmente fiducioso anche Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno: «Il 2024 è una data credibile, io sono fiducioso ma ciò che importa adesso è guardare in prospettiva: questa è un’iniziativa per sollecitare gli operatori economici, bisogna prepararsi e chi ha intenzione di investire deve pensarci già oggi. Ci sono tante possibilità per una svolta del nostro territorio: la fusione con Napoli ha dato i suoi frutti, con un aeroporto straordinario ma quasi saturo e noi dobbiamo avere due piste, una a Napoli e l’altra a Salerno, distanti circa 80 chilometri e con una grande prospettiva per il futuro. Credo che la provincia di Salerno possa avere un booster sull’economia del territorio che potrà creare occupazione, posti di lavoro, ricchezza; è un traguardo che aspettavamo da anni, stiamo facendo un buon lavoro e alla fine avremo solo conseguenze positive». Presenti all’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso la sede storica della Camera di Commercio di Salerno, il presidente provinciale di Cna Lucio Ronca ed il segretario Simona Paolillo hanno voluto rimarcare non solo con la presenza fisica ma anche a parole il loro pieno sostegno al decollo definitivo di una delle più importanti infrastrutture dell’intero territorio provinciale: «Esprimiamo il nostro entusiasmo per le notizie rassicuranti che arrivano sulla imminente apertura della nuova pista dell’aeroporto di Salerno che diventa complementare allo scalo di Napoli e significherà nuove opportunità anche per le numerose imprese presenti sul territorio salernitano – hanno aggiunto Ronca e Paolillo – Avere un cronoprogramma definitivo e certo potrà consentire anche a noi associazioni di programmare iniziative utili a sviluppare ulteriormente le potenzialità connesse ai nuovi collegamenti».
A seguire da vicino le evoluzioni dello scalo aeroportuale di Salerno la FiltCgil, in prima linea da sempre: «siamo soddisfatti dell’andamento delle opere riguardanti il sedime aeroportuale e di tutte le opere a corredo tra le quali spicca la Stazione metropolitana, che oltre all’uscita autostradale e a quella della tangenziale stanno componendo questo puzzle che porterà la Struttura ad accogliere oltre 4 milioni di passeggeri entro il 2030 – hanno dichiarato dall’organizzazione sindacale – Come FiltCgil ci siamo sempre adoperati per la buona riuscita del progetto e continueremo a lavorare fino a quando i lavori non saranno ultimati e fino a che il territorio nn abbia il suo aeroporto che consenta alla Provincia di Salerno di spiccare il volo verso una rinascita economica e occupazionale».