La lettera di addio di Russo: “Sono andato via da qui con serenità” - Le Cronache
Cronaca

La lettera di addio di Russo: “Sono andato via da qui con serenità”

La lettera di addio di Russo: “Sono andato via da qui con serenità”

di Erika Noschese
“Sono andato via con serenità”: sono le ultime parole di Vincenzo Russo, imprenditore salernitano e presidente dell’Ance Aie di Salerno che prima di morire ha scritto una lettera per salutare la sua famiglia e i suoi amici. Parole che sono state lette, ieri mattina, dall’amico Roberto Malinconico, durante l’ultimo saluto all’imprenditore, morto all’età di 56 anni dopo aver perso la sua battaglia contro la Sla. Presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore in via Bottiglieri tanti i presenti, a partire dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il vice presidente di Palazzo Santa Lucia, il presidente della commissione Bilancio Franco Picarone, i sindaci di Pellezzano e Baronissi, Francesco Morra e Gianfranco Valiante, oltre a Mario De Biase, ex primo cittadino, gli amici di sempre, i colleghi imprenditori, il mondo dell’avvocatura, l’ex presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e il presidente del Giovani di Ance Aie Giuseppe Santalucia. A celebrare la messa monsignor Andrea Bellandi. «Enzo non poteva andar via senza salutare tutti voi, mi ha chiesto di prendere carta e penna e di mettere su foglio le sue parole», ha detto l’avvocato Malinconico leggendo la lettera. «Ricordo il tratto gentile e signorile, di estrema delicatezza. Molte volte l’ho incontrato, mai sono uscite parole piene di ira verso persone o verso la sua situazione», ha dichiarato monsignor Bellandi. «Elaborare questo lutto è difficile perché il rapporto era molto stretto, un grande amico che se ne va ma sarà compensato dal ricordo del suo dolce sorriso – ha dichiarato l’imprenditore Vincenzo Boccia – Una vita vissuta insieme, grandi battaglie con i giovani imprenditori di Confindustria. A tutti noi ha dato una grande lezione di vita: mai mollare e lui ci ha insegnato, fino all’ultimo minuto, che nella vita bisogna combattere, avere il senso della vita e di questo dobbiamo essergli grati». Russo si è sempre distinto per il coraggio di affrontare la vita, anche dopo la morte del figlio, a 16 anni, a causa di un linfoma che lo ha strappato alla vita.