Il Prof. Felice Pastore: San Pietro a Corte, è l’unico monumento di architettura civile longobardo in Europa - Le Cronache
Salerno

Il Prof. Felice Pastore: San Pietro a Corte, è l’unico monumento di architettura civile longobardo in Europa

Il Prof. Felice Pastore: San Pietro a Corte, è l’unico monumento di architettura civile longobardo in Europa

FELICE PASTORE

Il Prof. Felice Pastore è una figura poliedrica: ha insegnanto in Istituti Scolastici di II grado, è stato Dirigente ASIS – Salernitana Reti e Impianti SpA, laureato in Scienze Naturali con specializzazione in Paleontologia dei Vertebrati, la sua grande passione per l’arte e le culture antiche lo hanno portato ad occuparsi di archeologia, è stato consulente di enti ed istituzioni su progetti in campo storico-artistico-archeologico e beni culturali, ha collaborato con l’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento per le Scienze dei Beni Culturali, con l’Università degli Studi di Firenze – Istituto di Paleontologia Umana, promotore del progetto KOINE’ Federazione delle Associazioni Archeologiche del Bacino del Mediterraneo, è stato responsabile a livello nazionale del settore comunicazione, promozione ed immagine dei gruppi archeologici d’Italia; è Direttore del Gruppo Archeologico Salernitano, che edita anche la storica rivista “SALTERNUM”, è stato responsabile della IV Macro Area del programma europeo UNESCO “Longobard Ways Across Europe”.

Professore, pur avendo una formazione scientifica ha avuto importanti incarichi lavorativi in campo umanistico, potrebbe spiegare come si conciliano questi ambiti apparentemente così diversi?

“ Sono stato professore nelle scuole superiori, dove ho insegnato scienze e chimica, poiché sono laureato in scienze naturali; ho collaborato attivamente con l’Università degli Studi di Firenze Istituto di Paleontologia Umana con il Prof. Edoardo Borzatti von Lowenstern con il quale ho svolto studi sul quaternario nella zona di Atella (Potenza), dove è stato rinvenuto un cimitero di Elephas Antiquus (una specie di elefante estinto a zanne dritte vissuto nel Pleistocene medio e superiore). Ho partecipato a circa cento campagne di scavo con gruppi archeologici come assistente; questa passione è poi sfociata nella fondazione del Gruppo Archeologico Salernitano e quindi una serie di incarichi in questo ambito”.

Problematiche varie hanno impedito l’inserimento di Salerno nel percorso UNESCO “Longobardi in Italia” I luoghi del potere (568-774 d.C.), crede si arriverà a dare il giusto riconoscimento alla Città, inserendola nel percorso?

“ Credo di no, questo perché il complesso monumentale di età longobarda dedicato ai Santi Pietro e Paolo, il complesso monumentale di San Pietro a Corte, è l’unico monumento di architettura civile longobardo in Europa, quindi assolutamente adatto alla candidatura poichè è un bene eccezionale. Quando però è stata presentata la candidatura dei longobardi in Italia, Salerno è stata esclusa perché, secondo gli studiosi che elaborarono il dossier, il complesso non rientrava cronologicamente tra i monumenti di eccezionale importanza (568-774 d.C.). Questi aspetti, nel corso del tempo, sono stati chiariti sia con dati archeologici (spettroscopie che hanno restituito una datazione antecedente al 774 d.C.) sia attraverso fonti storiche dell’VIII e IX secolo. Il problema, però, non è derivante dalla cronologia, dalle fonti storiche e/o dai chiarimenti ma da problematiche ambientali: i parametri dell’UNESCO non permettono che un complesso abbia  barriere architettoniche non superabili e, purtroppo, il complesso di San Pietro a Corte ha uno scalone del settecento che non può essere abbattuto, ci sono poi cavi di impianti, non ci sono servizi igienici. Purtroppo per l’UNESCO se una candidatura viene bocciata, la stessa non potrà mai più essere riproposta nel tempo”.

Sulla pagina web dell’Associazione “Gruppo Archeologico Salernitano” si può leggere che organizzate percorsi didattici per istituti scolastici primari e secondari; riscontrate interesse per tali attività?

“ Si c’è interesse, tanto che esiste una convenzione nazionale tra gruppi archeologici e l’A.N.DI.S. (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici).

Quando siamo contattati da Dirigenti Scolastici che vogliono porre in essere una attività diversa dalle visite guidate o da rievocazioni storiche, abbiamo delle persone specializzate che organizzano un campo archeologico simulato creando le condizioni necessarie affinchè i ragazzi possano fare questa esperienza di scavo: viene ricreata una stratigrafia di diversi terreni (aventi diverso colore) di cui il primo è lo strato vegetativo, all’interno di questi strati vengono posti fac simili di reperti archeologici. La creazione di questo campo di scavo è una attività faticosa e costosa per cui non viene ripetuta spesso, cerchiamo di farla come “alternanza scuola lavoro” ed abbiamo anche risposto alle attività del Centro Servizi Sodalis di Salerno a cui facciamo riferimento”.

Il Gruppo Archeologico Salernitano gestisce da trenta anni il complesso monumentale di San Pietro a Corte. E’ noto che il sito ha avuto un boom di presenze, sino ad arrivare ad essere il sito storico, di Salerno e provincia, più visitato in assoluto. Perché secondo lei questo sito genera così tanto interesse ed attrattiva verso i visitatori?

“ C’è interesse da parte di visitatori che vengono da lontano perché leggono le pubblicazioni, perché il sito è sui social, perché la storia dei Longobardi è una storia molto affascinante seguita anche attraverso emittenti televisive quali Rai Storia, perché il Complesso di San Pietro a Corte è l’unico palazzo ancora presente in Europa e quindi l’unico di interesse o potere civile, mentre le altre realtà sono tutte chiese, cioè tutti gli altri siti longobardi sono di interesse o potere religioso”.

Come Direttore del Gruppo Archeologico Salernitano ci sono nuove idee che vorrebbe vedere realizzate?

“ Con altre quattro associazioni: la Rotta dei Fenici, l’Istituto degli Studi Alto Medioevo Terra di Lavoro, La Via Nicolaiana e Programma Europeo Permanente Longobard Ways Across Europe, abbiamo creato l’ATS (Associazione temporanea di Scopo) denominata Principati e terre Longobarde del Sud, formata da cinque comuni: Salerno, Benevento, Capua, Teano e Rocca Rainola; con interesse nella valorizzazione del territorio ma, in particolar modo, di “cammini”. In questo triangolo che si crea tra i comuni, sono stati creati dei “cammini” tra i quali il “Cammino dell’Angelo Michele” in Campania dal Tirreno all’Adriatico, ed ogni anno si celebra, il lunedi dell’Angelo (il giorno dopo Pasqua), l’arrivo dei Longobardi in Italia in quanto Paolo Diacono ci racconta, in un incipit della Historia Longobardorum, che i Longobardi arrivarono in Italia il 3 aprile del 568 dopo Cristo, quando si convertirono al cattolicesimo sostituendo il loro dio più importante, Wotan, con l’arcangelo Michele in quanto guerriero e comandante delle milizie celesti. L’ATS è una idea nata in Campania proprio dal Gruppo Archeologico Salernitano.

Jacopo Tafuri