Caos nel Pd, ora salta il congresso regionale e Roberti si dimette - Le Cronache
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Caos nel Pd, ora salta il congresso regionale e Roberti si dimette

Caos nel Pd, ora salta il congresso regionale e Roberti si dimette

di Erika Noschese
La vittoria di Elly Schlein a capo della segreteria nazionale del Pd non sembra riuscire, per ora, a rimettere in piedi un partito che ha tante fratture interne e troppi problemi da risolvere. Ancora una volta, in questo contesto di caos e disorganizzazione, la Campania non solo non sembra fare eccezione ma, addirittura, funge da apripista. Così, per ora, nulla da fare per Rosetta D’Amelio, individuata come unica candidata alla segreteria regionale le cui elezioni si sarebbero dovute tenere domenica.
Stando a quanto emerso, infatti, a inizio della scorsa settimana il dirigente dem della provincia di Salerno Giovanni Coscia avrebbe inviato la comunicazione ai segretari di circolo per fare svolgere le assemblee per le votazioni del Segretario Regionale che la Commissione Regionale aveva stabilito che dovevano tenersi dal 23 al 26 marzo ma, ad oggi, nulla è stato comunicato ufficialmente. Come se non bastasse, nella giornata di ieri l’europarlamentare Franco Roberti, già assessore regionale alla sicurezza nella Giunta De Luca, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Presidente della Commissione di Garanzia del Pd in Campania il cui obiettivo era vigilare sul corretto funzionamento del meccanismo per il tesseramento in vista delle Primarie dello scorso 26 Febbraio. «Non ho nulla contro nessuno ma serviva uscire dallo stallo in cui il partito campano è piombato. Anzi ce l’ho contro il Pd nazionale che tergiversa e non decide», ha dichiarato Roberti che avrebbe avuto una dura discussione con il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. Le motivazioni? Il congresso nazionale, ovviamente. Bonavitacola, infatti, dal canto suo sembrava intenzionato a mettere in un cassetto, chiuso a doppia mandata, la questione congresso mentre Roberti, dal canto suo, sembrava intenzionato a lavorare sulla questione trasparenza anche alla luce delle tante irregolarità riscontrate e denunciate da più parti. «Se vogliono commissariare il partito come è stato fatto filtrare lo facciano o altrimenti si vada avanti», ha detto poi Roberti e l’ipotesi commissariamento sembra essere oggi l’ipotesi più accreditata. Inviando un commissario Roma potrebbe voler dare non solo una risposta alle anomalie e alle stranezze nei tesseramenti e nel voto ai gazebo a Napoli, Salerno e Caserta, dove il partito dei signori delle tessere ha fatto del suo peggio; soprattutto per Schlein sarebbe l’occasione per ridimensionare l’influenza del governatore Vincenzo De Luca nel Pd della Campania. Tutto da rifare, ora, mentre il Partito Democratico in Campania continua a perdere elettori, militanti e credibilità. La D’Amelio, dal canto suo, per il momento preferisce tenere la bocca cucita anche per evitare ulteriori querelle interne al partito. Il futuro dei dem a livello regionale resta nelle mani della Schlein che potrebbe avere il primo scontro diretto con il presidente di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca. I tempi sono bruciati, domenica nulla ci sarà ma ulteriori sviluppi si potrebbero registrare nelle prossime ore.