Il Parco del Cilento diventa terreno di scontro - Le Cronache
Provincia Vallo della Lucania

Il Parco del Cilento diventa terreno di scontro

Il Parco del Cilento diventa terreno di scontro

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è diventato un luogo di scontro degno delle spedizioni belliche di Giulio Cesare alla conquista della Gallia. Il dibattito politico, ormai, si è ridotto ad un confronto tra fazioni di partito: da una parte ci sono i sindaci cilentani, non tutti, e dall’altra i vertici di Fratelli d’Italia. Al centro, si trovano il commissario Marcello Feola e il presidente designato Giuseppe Coccorullo. Il primo ha nuovamente ricevuto l’incarico che non sarà illegittimo, come lo era l’altro, perché l’iter per la nomina del presidente c’è ed è stato avviato. Il secondo attende con ansia che il processo di nomina venga concluso e che finalmente arrivi il decreto di nomina da parte del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

L’iter è complesso: la nomina deve passare attraverso l’antimafia, le commissioni ambiente di Camere e Senato ed infine la Corte dei Conti. Solo allora ci sarà la firma in calce e potrà cominciare l’era Coccorullo, ma fino a quel momento ci sarà il commissariamento con un Feola che potrà portare avanti l’ordinaria amministrazione. Sulla vicenda, interviene il commissario provinciale di Fratelli d’Italia Alberico Gambino che risponde al sindaco di Celle di Bulgheria Gino Marotta, autore di un attacco al presidente designato: «Sono rimasto letteralmente basito quando ho letto le dichiarazioni del sindaco Marotta riguardo il curriculum vitae di Giuseppe Coccorullo, il neopresidente del Parco del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni – dice – mi chiedo soprattutto il motivo per cui il primo cittadino abbia sollevato solo oggi questa assurda quanto inutile questione. Le sue parole sono palesemente pretestuose e prive di qualsiasi senso giuridico – procede Gambino – il curriculum di Coccorullo, infatti, è stato da più parti visionato ed evidentemente è corrispondente al tipo di incarico da ricoprire. Tant’è che è stato nominato con decreto del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, d’intesa con il governatore campano. È singolare che per l’amministratore, la laurea in Medicina e Chirurgia dell’ex presidente Tommaso Pellegrino abbia una grande attinenza con le problematiche di un Parco e, quindi, fornisca specifiche capacità nel rappresentare legalmente l’Ente, coordinarne le attività ed esercitare le funzioni di indirizzo e programmazione. Ma stiamo scherzando? Insomma – e conclude – è una discussione incongrua, quella di Marotta, che merita di essere archiviata nell’immediatezza».

In quel di Palazzo Mainenti, sede del Parco Nazionale, Marcello Feola ha già ripreso possesso del suo ufficio e si è messo a lavoro, con la speranza che presto possa lasciare il posto al presidente. L’idea del commissario straordinario è concorde con quella del ministro ed infatti si dice molto favorevole alla nomina che sarà di Giuseppe Coccorullo, al quale darà tutto il suo appoggio per il cammino alla guida dell’Ente Parco. Quanto fatto dal ministro, continuando sul terreno di scontro, come risultato ha avuto l’allontanamento dal partito del sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato che ha rivendicato per sé l’inserimento nell’ormai famosa terna.