Pagani: «Voglio la mascherina 1522». La parola d'ordine per denunciare una violenza domestica - Le Cronache
Cronaca

Pagani: «Voglio la mascherina 1522». La parola d’ordine per denunciare una violenza domestica

Pagani: «Voglio la mascherina 1522». La parola d’ordine per denunciare una violenza domestica

di Marco Visconti
In occasione della giornata internazionale della donna la farmacia Desiderio, sita a Pagani in via Cesarano n. 97, esprime un vivo sostegno a tutte le donne vittime di violenza. Recandosi alla farmacia basterà pronunciare la frase «voglio una mascherina 1522» per denunciare una violenza domestica. Nel contatto con la donna, vittima di violenza, il farmacista sarà disponibile a credere alla donna e ascoltarla, garantire e mantenere la riservatezza, non giustificare in alcun modo il comportamento violento, evitare di minimizzare l’episodio, non colpevolizzare la vittima, non giudicare emozioni e pensieri della donna, dare informazioni precise sulla rete antiviolenza e sui servizi territoriali competenti. Il titolare della farmacia, dottor Marco Desiderio, dice la sua in merito alla giornata internazionale della donna: «L’espressione “violenza contro le donne” significa, secondo l’articolo 1 della dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne dell’Onu, “ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi o possa verosimilmente provocare alle donne un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica, comprese le minacce di violenza, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”. In occasione dell’8 marzo bisogna ricordare e contrastare questo annoso problema, la violenza contro le donne, e dare un supporto maggiore alla donna, dunque bisogna fare rete tra tutti gli attori coinvolti, tra cui i farmacisti. La violenza sulla donna va combattuta non solo l’8 marzo ma tutti i giorni. Noi farmacisti siamo sul territorio e facciamo informazione sugli strumenti che le donne hanno a disposizione per far fronte alla violenza domestica, poi lasciamo agli addetti ai lavori il compito di andare e occuparsi delle donne». Continua, «già da diversi anni le farmacie su tutto il territorio italiano, con il patrocinio di Federfarma, sono affianco con il “progetto mimosa”, trattasi di una campagna di sensibilizzazione a favore delle donne vittime di violenza. La presenza costante e ininterrotta della farmacia sul territorio permettere di creare un rapporto di fiducia con il cittadino. L’accoglienza e l’ascolto rientrano nella natura della nostra professione . L’80% degli oltre 70 mila farmacisti, che lavorano in farmacia, è donna, quindi quale miglior posto per aiutare le donne? Nel 2022 in ogni farmacia sono stati distribuiti centinaia di brochure e quasi 2 milioni di volantini informativi con i recapiti dei centri anti violenza». Conclude riportando una poesia shakespeariana su come la donna debba essere amata, celebrata e non violata: «Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?/Tu sei più amabile e più tranquillo./Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio,/e il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine./Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo,/e spesso la sua pelle dorata s’oscura;/e ogni cosa bella la bellezza talora declina,/ spogliata per caso o per il mutevole corso della natura./Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,/né perder la bellezza che possiedi,/né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,/quando in eterni versi nel tempo tu crescerai:/finché uomini respireranno o occhi potran vedere,/queste parole vivranno, e daranno vita a te». Il 1522 è il numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking, è attivo in ogni momento della giornata, accoglie le richiesta di aiuto da parte delle donne e può metterle in contatto con le forze dell’ordine o con i centri antiviolenza pubblici e privati presenti sul territorio.