La Scuola Medica patrimonio Unesco - Le Cronache
Salerno

La Scuola Medica patrimonio Unesco

La Scuola Medica patrimonio Unesco

Giovanni d’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Salerno comunica i nuovi appuntamenti in agenda. Si riaprono le Giornate della Scuola Medica Salernitana, stavolta il pubblico sarà immerso completamente nella storia della prestigiosa istituzione.
Si affrettano i preparativi per l’8 marzo. Quale evento sarà accolto al Teatro delle Arti di Salerno?
“Le Giornate della Scuola Medica verranno inaugurate l’otto marzo, in occasione della Festa della Donna nel ricordo di un personaggio ormai divenuto mitico. Si aprirà il sipario per “Trotula, donna di mare”. La rappresentazione omaggerà Trotula de Ruggiero la prima dottoressa e in qualche modo anche prima figura di spicco ad impersonificare l’arte medica nella nostra città. Leggende ed accurate ricostruzioni storiche ci suggeriscono il ritratto di una donna di rara bellezza e di straordinaria tenacia che con indicibile dimestichezza indagò le problematiche della sfera genitale femminile. È parso doveroso riservare una giornata intera a Trotula de Ruggiero per rammentare a tutti la portata imprescindibile del suo lascito accademico.”
Come continuerà l’agenda delle Giornate della Scuola Medica Salernitana?
“Proseguiremo a seguire il 13 marzo con l’arrivo di ospiti nordafricani e dal Portogallo per rievocare l’odissea del monaco Costantino L’Africano. Quest’ultimo infatti compì numerosi viaggi e apprese lingue diverse acquisendo giovanissimo, conoscenze inverosimili nel campo medico. Oggetto di persecuzioni, fu accolto a Salerno presso la corte di Roberto il Guiscardo e divenne un’autorità presso la Scuola Medica della nostra città. L’incontro verrà culminato in una passeggiata all’Abbazia di Montecassino, che posto sulla sommità dell’omonima montagna, riempirà i nostri colleghi in visita di suggestioni senza tempo.”
La Scuola Medica Salernitana punta a diventare patrimonio immateriale dell’umanità. Quale considerazione personale a riguardo?
“Lentamente, ieraticamente siamo alla guida di un’impresa che i colleghi Mario Colucci, Bruno Ravera e ancor prima il professore Volpe ci hanno lasciato in eredità. Mi riferisco alla custodia del capitale culturale della Scuola Medica Salernitana, oltre che al recupero e all’ampliamento dei confini della suddetta.”
A quale elemento vuole dare maggior rilievo?
“Stando ai racconti storici, la nostra città fu dimora di illustri luminari e studiosi. Attraverso questo primo Convegno dedicato a Costantino L’Africano vorremmo riportare in auge, forse azzardando, l’idea di un clima intellettuale multiculturale, aperto all’ospitalità dei nuovi protagonisti in scena.”
Sono stati mesi difficili per la sanità in provincia di Salerno, queste giornate saranno utili a rinfrancare lo spirito dei colleghi?
“L’intero Paese sta passando un momento complicato per via di carenze che è inutile nascondere ai cittadini. Probabilmente il processo di “storicizzazione” darà modo di ripensare l’ars medica. Ricostruendo il racconto si potrà relativizzare e comprendere meglio anche il periodo pandemico che ci stiamo lasciando alle spalle.” Tra i presenti alla rassegna stampa anche il dott. Ermanno Guerra, delegato alla Commissione Cultura del Comune di Salerno.
La città di Salerno è custode di un pantheon vario di personaggi carismatici, qual è la sua idea perché non vengano impagliati e riposti in mansarda?
“La storia del nostro territorio prende lustro attraverso figure che hanno reso prestigioso il sapere accademico. Come membro dell’Ordine dei Medici di Salerno sono orgoglioso di questa iniziativa e ritengo che per rendere vivo il ricordo sia più semplice veicolarlo in una modalità leggera, tramite l’iniziativa della rappresentazione teatrale.”
Andrea Orza