Salernitana, un piccolo passo verso la salvezza - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, un piccolo passo verso la salvezza

Salernitana, un piccolo passo verso la salvezza

di Fabio Setta
GENOVA – Proprio sotto la gradinata sud che tante volte l’aveva osannato si è concesso un dribbling di troppo, trovando poi l’ottima risposta di Audero. Era appena il 13’ ma quella sprecata da Candreva su ottimo assist di Kastanos è stata l’occasione migliore di un match che sul filo della tensione e dell’equilibrio si è concluso a reti bianche. In match così, quando la posta in palio è alta, a decidere può essere un episodio o una giocata: la Salernitana a Genova contro una Sampdoria all’ennesima ultima spiaggia stagionale non è riuscita a trovare né l’una né l’altra. La giocata era quella di Candreva, l’episodio magari su uno dei corner o le diverse punizioni calciate male. Su questo Paulo Sousa dovrà lavorare. Alla fine stringendo i denti e con gran cuore la Salernitana ha dato continuità alla vittoria del turno precedente contro il Monza. Continuità l’ha data anche il tecnico granata riproponendo il medesimo undici contro la squadra di Stankovic schierata in modo speculare con tante assenze, soprattutto in attacco. Buona la partenza della Salernitana sicuramente nella prima frazione in cui ha sfiorato il gol anche con una punizione di Sambia. La Sampdoria ha giocato di intensità ma con Sabiri, unico giocare un po’ più tecnico, in giornata no e sostituito prima dell’intervallo, anche la squadra di casa ha cercato di offendere senza scoprirsi tanto, chissà trovando lo spiraglio giusto. Ochoa però quando è stato chiamato in casa ha risposto presente. La sensazione che ha accompagnato la prova dei granata è che con un pizzico di coraggio in più si sarebbe potuto anche trovare il gol. L’ha pensato anche Paulo Sousa quando ha inserito a inizio ripresa Mazzocchi e Maggiore e poi Dia, al rientro in campo dopo l’infortunio. Fatta eccezione per un tiro di Piatek all’alba del secondo tempo, per lunghi minuti non è successo nulla, con tanti contrasti, tante mischie e, per quanto riguarda la Salernitana, anche un piccolo passo indietro rispetto alla gara col Monza per quanto riguarda la qualità del palleggio e della costruzione dal basso. Il pallone a Marassi scottava sicuramente di più e nel clima di tensione a volte Pirola e compagni hanno preferito badare al sodo. Soprattutto dopo l’ingresso di Quagliarella che ha ridato morale a compagni e ambiente. Al 77’ ci ha anche provato con uno dei suoi classici movimenti ma non ha inquadrato lo specchio. Subito dopo, ci ha provato Leris con Cuisance che dopo la risposta di Ochoa ha scheggiato la traversa ma in fuorigioco. E’ stato l’ultimo vero brivido con i granata che nel finale con Maggiore, su azione di corner, non sono riusciti a trovare l’acuto che sarebbe davvero somigliato ad un’ipoteca sulla salvezza. Considerato il pari tra Spezia e Verona, anche il punto di Marassi è prezioso. La strada è lunga ma i margini di crescita ci sono e lì dietro, in fin dei conti, non corrono mica tanto.