I Pisano smentiscono Lorenzo Forte - Le Cronache
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I Pisano smentiscono Lorenzo Forte

I Pisano smentiscono Lorenzo Forte

di Erika Noschese
Le fonderie Pisano dichiarano guerra al comitato Salute e Vita. Così, neanche il tempo di annunciare una conferenza stampa che la famiglia Pisano prova a smentire le tesi del presidente Lorenzo Forte. Il comitato ha infatti annunciato che domani alle presso il Bar Verdi Caffè Letterario in piazza Matteo Luciani a Salerno, si terrà una conferenza stampa per rendere pubblico il ricorso alla Cedu- Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo – presentato dagli avvocati amministrativisti Franco Massimo Lanocita e Federico Acocella, per conto dell’associazione “Salute e Vita”. Gli avvocati, presenti alla conferenza con il presidente dell’associazione Lorenzo Forte, porteranno a conoscenza della stampa i motivi del ricorso in merito alle gravi sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato, nello specifico relativamente alla richiesta di revoca dell’A.I.A. – Autorizzazione Integrata Ambientale – concessa per altri dodici anni alle Fonderie Pisano, in quanto si ipotizza, da parte degli avvocati, una serie di violazioni dei diritti fondamentali previsti dalla C.E.D.U. da parte dei collegi giudicanti. Nello specifico, verrebbero meno “il diritto dell’associazione e delle persone che essa rappresenta alla tutela dei diritti e delle libertà enunciati nel titolo primo della C.E.D.U.: il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza, il diritto al rispetto della vita privata e familiare e alla protezione della salute e della proprietà e ciò è avvenuto tramite la violazione degli articoli 6 e 13 C.E.D.U.”.
Mentre, nel 2019, ben 153 sono stati i ricorrenti della Valle dell’Irno che hanno rivolto le proprie doglianze alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (la sentenza dovrebbe arrivare entro fine 2023), stavolta ci siamo rivolti all’Europa in qualità di associazione “Salute e Vita” per ottenere quella giustizia negata nel nostro Paese. Certi che questo sia l’anno della svolta, ancora una volta non ci arrendiamo di fronte a quella che è, a nostro parere, una palese ingiustizia da parte del sistema giudiziario italiano. Non si fa attendere la replica del presidente delle Fonderie Pisano & C SpA: «Si ritiene opportuno precisare che il Comitato Salute e Vita aveva sporto ricorso contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) rilasciata alle Fonderie Pisano dalla Regione Campania. Il Tar ha bocciato il ricorso presentato dal Comitato. Contro la bocciatura il Comitato ha proposto appello al Consiglio di Stato. Anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comitato – ha detto Pisano –
Il Comitato, esauriti gli organi giudiziari interni, intende ricorrere anche agli organi di giustizia sovranazionali. Le Fonderie Pisano sono persuase che anche in questo caso il Comitato troverà puntuali rigetti. Si precisa che il ricorso è rivolto contro lo Stato italiano e contro gli organi di giustizia italiani. Ne consegue che la contesa davanti agli organi di giustizia europei vedrà da una parte il Comitato Salute e Vita e dall’altra lo Stato italiano. Le Fonderie Pisano saranno, quindi, estranee alla contesa. Pertanto, l’esito non potrà essere la revoca dell’autorizzazione rilasciata legittimamente alle Fonderie, ma riguarderà, più semplicemente, le lamentele del Comitato sulle modalità di celebrazione dei processi in Italia».