Parco: e adesso cosa succede? - Le Cronache
Provincia Vallo della Lucania

Parco: e adesso cosa succede?

Parco: e adesso cosa succede?

È passata già una settimana da quando è arrivata ufficialmente la firma da parte del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla nomina del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una nomina che è stata spedita poi a Roma al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Una decisione che è ricaduta sulla persona di Giuseppe Coccorullo, che è stato preferito da De Luca a Luisa Maiuri, già vicesindaco e poi sindaco facente funzioni durante le varie ondate del Covid ad esclusione della prima di Castellabate, e Marcello Feola, avvocato e nominato commissario del Parco dal ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Un qualcosa che si è poi rivelato illegittimo. La situazione, al momento, è che lo stesso presidente prescelto dalla Regione è in attesa di novità. Coccorullo, infatti, non rilascia dichiarazioni ufficiali da presidente, ma per farlo attende la nomina dal dicastero di Via Cristoforo Colombo. Secondo lui, c’è da aspettare almeno altri quindici giorni. Secondo il già direttore del Parco cilentano, con tante esperienze in altri Parchi, Domenico Nicoletti, ci sono da compiere anche dei passaggi parlamentari come ad esempio nelle commissioni ambiente.

La terna proposta da Fratin ha fatto infuriare molti. Il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato ha lasciato il partito Fratelli d’Italia e molto critico è anche Raffaele Marciano, che a livello provinciale è responsabile enti locali per il Cilento e a Laureana Cilento è un fiero capogruppo di minoranza: «Sulla questione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – dice – il problema non è il nome indicato ma è stata l’assoluta assenza di partecipazione, discussione e condivisone con il territorio e con la classe dirigente locale. Quella stessa classe dirigente, che da anni, in un territorio come il Cilento totalmente inerme, cerca di dare risposte ai propri concittadini in ordine ad una gestione fallimentare del centrosinistra».

C’è dunque da aspettare. Nel frattempo, si può non escludere che da Roma si prenda la decisione per la nomina di un commissario temporaneo almeno per gestire l’ordinaria amministrazione per i prossimi e pochi giorni. Insomma, ancora tutto può succedere.