Verso il voto: Scafati. Intervista con il candidato a sindaco Salvati - Le Cronache
Cronaca

Verso il voto: Scafati. Intervista con il candidato a sindaco Salvati

Verso il voto: Scafati. Intervista con il candidato a sindaco Salvati

di Mario Rinaldi
Centrodestra spaccato a Scafati per le prossime elezioni. Da una parte Cristoforo Salvati, sfiduciato lo scorso 16 gennaio da tredici consiglieri comunali (tra loro anche qualcuno appartenente alla sua maggioranza di governo), con Fratelli d’Italia che gli ha conferito la fiducia, dall’altra Pasquale Aliberti sostenuto da Forza Italia e da cinque liste civiche. Entrambi ex sindaci, entrambi appartenenti alla corrente del centrodestra, seppur in schieramenti contrapposti. Però, è risaputo, che a livello locale ciò che contano sono soprattutto gli uomini e le donne che decidono di scendere in campo con le loro idee, soluzioni e proposte a favore della città e di coloro che vi risiedono. Nella circostanza, l’ex sindaco Salvati è intervenuto per rendere nota la sua posizione a pochi mesi dalle amministrative per il rinnovo del consiglio comunale.
Dottor Salvati Fdi le ha conferito il mandato per la candidatura a sindaco. Si sente pronto?
“Ho avuto il mandato di costruire una squadra che possa affrontare al meglio la prossima tornata elettorale e per questo ringrazio il mio partito per la fiducia. Sto andando avanti per costruire le liste e continuo in questo lavoro aspettando anche i tavoli provinciali”.
C’è possibilità di unirsi con la parte del centrodestra spaccata?
“Ci sono concezioni completamente diverse per la gestione della cosa pubblica, soprattutto con Forza Italia. Ricordo che la consigliera di FI ha firmato le dimissioni favorendo in questo modo l’atto di sfiducia. E’ difficile che possa esserci un tavolo di coordinamento, ma non impossibile”.
Cosa l’ha spinta a ricandidarsi?
“Il lavoro che ho fatto in quasi 4 anni di mandato. Ho favorito 57 assunzioni al Comune; 23 milioni di euro in opere pubbliche avviate come l’area Pip il cui investimento è stato di 7 milioni di euro; utilizzo dei fondi del Pnrr; investimento di 16 milioni di euro per il polo scolastico; lavori relativi alla stabilità antisismica delle scuole. Ma soprattutto l’opera di risanamento dei conti, riducendo il disavanzo di 3 milioni di euro nel 2022. Per il 2026 l’Ente riuscirà a rientrare con il disavanzo riuscendo a mantiene il piano di equilibrio senza giungere al dissesto. Per giungere a questo risultato è stata messa a punto una manovra di lacrime e sangue ma ci siamo riusciti portando un attivo di cassa di circa 26 milioni di euro, senza mai ricorrere a un’anticipazione di cassa o ad altri strumenti che avrebbero comportato sofferenze finanziarie”.
Quindi lei pensa di aver operato in maniera giusta?
“Il mio impegno per la città di Scafati proviene dalla forte passione che ho per la politica. Si tratta di un impegno civico a favore dei cittadini. Non dimentichiamoci che abbiamo dovuto affrontare anche l’emergenza Covid per ben due anni, con un blocco quasi totale delle attività di ogni ordine e grado. Non sono io a giudicare il mio operato. Caso mai ci fosse qualcuno che volesse giudicarmi dovrà farlo anche in considerazione a ciò che ho ereditato dalle amministrazioni precedenti”.
Quante liste ci saranno che la sosterranno alle prossime elezioni?
“Fdi come lista di partito e poi due civiche “Salvati Sindaco” “Scafati riparte”. Stiamo lavorando per allestire altre due liste in modo da avere 5 liste a supporto entro il prossimo 17 aprile. Secondo lei la sfiducia che ha subito può influire sul risultato elettorale? “Io mi sento ottimista, perché quando si lavora con correttezza capita che le sfiducie ricevute ricaricano gli elettori. Non credo che coloro che hanno firmato le dimissioni favorendo la caduta del governo cittadino abbiano un peso tale da poter convincere l’elettorato che la sfiducia a Salvati era un atto dovuto”.