Salernitana: Paulo Sousa può respirareMazzocchi c’è, Dia e Maggiore quasi - Le Cronache
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Salernitana: Paulo Sousa può respirare
Mazzocchi c’è, Dia e Maggiore quasi

Salernitana: Paulo Sousa può respirareMazzocchi c’è, Dia e Maggiore quasi

di Marco De Martino
SALERNO – Mazzocchi c’è, Maggiore e Dia quasi, Fazio non ancora. Dopo la seduta d’allenamento svolta ieri dalla Salernitana al Mary Rosy agli ordini di Paulo Sousa, è più chiara la situazione degli infortunati in casa granata. Contro il Monza sarà quasi certamente della partita Pasquale Mazzocchi, che ormai ha messo alle spalle l’infortunio al ginocchio ed è pronto a dare il suo preziosissimo contributo alla causa. Dia sta riassorbendo gradualmente l’ematoma alla coscia procuratori a Verona e potrebbe farcela in extremis, mentre Maggiore potrebbe strappare la convocazione per riassaporrare l’aria del campo. Niente da fare per Fazio, che potrebbe rientrare tra un paio di settimane. Ovviamente non è da prendere in considerazione Ekong, la cui stagione è compromessa dopo il grave infortunio di Verona.
IL RITORNO DEI PILASTRI La perdita più grave per la Salernitana è stata senza dubbio quella di Mazzocchi, a maggior ragione se si pensa che l’infortunio al ginocchio in cui è incappato e che lo ha costretto ad operarsi, se l’è procurato in Nazionale e con la serie A ferma per i mondiali. Una vera e propria beffa per il terzino, autore di due gol e due assist nelle 15 presenze collezionate. Dopo l’operazione al collaterale, Mazzocchi ha bruciato le tappe e conta di tornare tra i disponibili in occasione della sfida contro il Monza, società che peraltro l’ha cercato con insistenza nel mercato estivo. E’ già pronto invece Gyomber il quale, dopo la piccola ricaduta subita nei primi minuti del derby, dovrebbe essere in campo domenica contro i brianzoli. La sua presenza servirà a non far sentire la mancanza di Bronn, squalificato dopo il rosso procuratori contro la Lazio, di Ekong e di Fazio, assente per infortunio dalla notte più buia, quella dell’8-2 di Bergamo. Infine c’è Giulio Maggiore, fermo dal ritiro turco di dicembre a causa di una lesione muscolare. Il centrocampista, facendo i debiti scongiuri, potrebbe rientrare tra i disponibili già per la prossima gara, la delicatissima sfida contro il Monza di Palladino. L’emergenza a centrocampo, grazie agli arrivi di forze fresche come Nicolussi e Crnigoj, non è così grande come qualche tempo fa ma la presenza dell’ex capitano dello Spezia è fondamentale per conferire maggiore qualità e geometrie ad un reparto nevralgico apparso avulso di idee. Fondamentale sarà anche il recupero di Boulaye Dia, finora rivelatosi unico attaccante granata in grado di rendersi pericoloso negli ultimi venti metri avversari: gli otto gol ed i quattro assist stagionali parlano da soli.
QUELLI DA RIGENERARE Paulo Sousa conta di recuperare anche quei calciatori reduci da un periodo nero sotto il profilo del rendimento e della condizione mentale. Di sicuro il caso più eclatante riguarda Federico Bonazzoli. Dopo un ottimo avvio di stagione, complice anche la durissima concorrenza nel reparto offensivo, il numero 9 granata si è progressivamente spento finendo addirittura sul mercato. La società però ha deciso di tenerselo stretto e lo stesso Bonazzoli ha rifiutato tutte le destinazioni propostegli proprio perché convinto di poter tornare quello che un anno fa trascinò alla salvezza la Salernitana a suon di gol. Ora però toccherà a lui passare dalle buone intenzioni ai fatti. Stesso dicasi per Emil Bohinen. Il norvegese, ormai è cristallino non è più il regista completo e determinante di dodici mesi fa. L’infortunio subito ad agosto c’entra solo in parte anche perché il recupero atletico c’è stato e l’utilizzo nell’undici base da parte di Nicola pure. Spetta all’ex CSKA sbloccarsi mentalmente e tornare il faro del centrocampo granata anche perché, alle sue spalle, scalpita Nicolussi Caviglia. Infine ci sono altri due giovani dal grandissimo talento finora, purtroppo, inespresso. Si tratta degli attaccanti Valencia e Botheim, utilizzati pochissimo da Nicola sia per scelta tecnica, sia per esigenze tattiche ma anche per la scarsa crescita dimostrata da entrambi in questi mesi. Ora, con il cambio in panchina, il neo-tecnico granata Paulo Sousa sta cercando di coinvolgerli maggiormente nelle rotazioni e di ricevere da loro maggior impegno, fame e, magari, anche qualche golletto in più.