Fondazione Menna, opposizione all'attacco - Le Cronache
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Fondazione Menna, opposizione all’attacco

Fondazione Menna, opposizione all’attacco

di Erika Noschese
«Grave che si utilizzi uno spazio pubblico, concesso ad un’associazione, per fini privati ed è ancor più grave quando a farlo è una persona vicina al sistema perché accanto, lavorativamente parlando, ad un assessore». Claudia Pecoraro, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle interviene in merito alla vicenda della festa di compleanno all’interno della fondazione Menna e accende i riflettori sui favoritismi che sempre più spesso prendono il sopravvento in questa città. «E’ stato utilizzato un luogo deputato alla cultura, che dovrebbe essere aperto a tutti in quanto tale per un party privato ed è un episodio assolutamente grave – ha attaccato la Pecoraro – La verità è che manca un regolamento per la gestione e l’affidamento di spazi comunali e nell’ottica di una mancanza di criteri chiari e prestabiliti c’è chi segue una linea preferenziale, utilizzando però uno spazio – concesso per attività relative all’associazione– per fini privati». Accende, invece, i riflettori sulla mancanza di spazi destinati ai giovani il consigliere comunale di Oltre, Corrado Naddeo: «Stando a quanto emerge, c’è stato un uso improprio di spazi pubblici che hanno un loro costo di gestione perché si tratta di locali che usano energia elettrica, riscaldamento e quanto altro ma se le finalità sono quelle di favorire la cultura ben venga ma resta il tema relativo a chi è più fortunato e riesce ad ottenere determinate concessioni e chi, invece, non lo è – ha detto il consigliere Naddeo – Senza distogliere l’attenzione dalla gravità dell’accaduto, a causa dell’uso improprio che è stato fatto della Fondazione Menna, il tema vero è oggi capire come mettere tutti nelle stesse condizioni». L’esponente di Oltre fa dunque riferimento all’Auditorium, spazio di enorme importanza che potrebbe essere messo a disposizione della comunità e invece, ha attaccato, «si rischia, a breve, di dover bandire una gara per sopperire e per riqualificare ambienti che con anni di disuso sono andati incontro a problemi; se le strutture non vengono usate si deteriorano e questo è evidente. C’è una sottoli guerriglia tra associazioni rispetto all’uso degli spazi e abbiamo strutture che rischiano di andare in malora perché non utilizzate». Da qui, poi, l’attacco all’amministrazione Napoli: «questo oggi avviene a causa dell’incapacità di chi amministra con gravi conseguenze per la città e per i giovani», ha aggiunto Corrado Naddeo che più volte proprio in consiglio comunale ha chiesto spiegazioni sullo stato in cui versa l’Auditorium, mai realmente aperto al pubblico nonostante i preziosi strumenti contenuti al suo interno. Ad intervenire sulla questione anche il consigliere di Prima Salerno, Dante Santoro: «Sono da sempre dell’idea che sulla gestione degli spazi pubblici del Comune occorra un cambio di rotta totale. Servono regole certe sul metodo di selezione e monitoraggio generale nella gestione, ho proposto una ricognizione e la creazione di un regolamento ad hoc per la gestione degli spazi comunali ma come al solito l’amministrazione è in letargo». Al momento, non si esclude che sulla vicenda possa intervenire la commissione Trasparenza anche per capire quali sono le attività che l’associazione Limen, che ormai da mesi si è appropriata degli spazi della fondazione Menna.