Mamma Rosa, il ristorante della tradizione salernitana - Le Cronache
Salerno

Mamma Rosa, il ristorante della tradizione salernitana

Mamma Rosa, il ristorante della tradizione salernitana

Jacopo Tafuri

I ristoranti di cucina tipica sono tanti ma, qui a Salerno, il ristorante “Mamma Rosa” è sicuramente uno tra i più conosciuti non solo quale realtà locale ma anche italiana e, grazie alla crescente clientela straniera, oggi è conosciuta anche fuori dai confini nazionali.

La signora Rosa, da cui il locale prende il nome, è una decana della cucina salernitana che ha creato l’attività ristorativa agli inizi degli anni novanta e che, nel tempo, ha saputo inserire nelle ricette delle piccole innovazioni che hanno reso ancor più appetibili i suoi piatti, pur non discostandosi dalla cucina casereccia. 

Hanno apprezzato i suoi piatti Liliana de Curtis (la figlia di Totò), alcuni componenti dello staff del programma televisivo di Canale 5 “Le Iene” ed altri personaggi noti.

La pandemia da COVID 19, la guerra Russia/Ucraina e la crisi energetica cosa hanno comportato per la sua attività?

“Ovviamente anche noi abbiamo risentito della crisi, in special modo per i crescenti costi energetici, ma anche per il conseguenziale aumento dei costi della materia prima; ciò avrebbe dovuto avere ricadute sui prezzi dei nostri piatti, anche se abbiamo deciso di non stravolgere i nostri menù e di avere un minor guadagno pur di non abbassare il livello qualitativo di quanto proposto dalla nostra cucina, lasciando l’opportunità ai clienti di tornare anche più volte al mese”.

Le “Luci d’Artista” attraggono moltissimi visitatori, ha riscontrato una ricaduta positiva dovuta all’evento?

“Le Luci d’Artista fortunatamente sono una grossa attrattiva, e creano un grosso afflusso in città da tutte le regioni d’Italia, ma richiamano l’interesse anche di turisti stranieri: l’anno scorso, in special modo nel mese di Dicembre 2022, abbiamo avuto moltissimi spagnoli nel nostro ristorante; abbiamo comunque una clientela internazionale, non mancano cinesi, tedeschi, francesi.

Purtroppo abbiamo un locale non molto grande e noi, per politica aziendale, non prendiamo prenotazioni oltre i nostri posti disponibili, non lasciamo le persone fuori in attesa; questo ci penalizza molto perché abbiamo un grandissimo numero di possibili clienti che ci contattano attraverso email, attraverso i social network o telefonicamente per accedere al ristorante ma non possiamo accontentare tutti”.

Le ricette di mamma Rosa, e quindi i piatti tanto di carne che di pesce, sono noti ed apprezzati in molte altre regioni, tanto che spesso da altre parti d’Italia fanno a gomitate per venire a gustare le sue prelibatezze. La notorietà è ottenuta ancora con il “passaparola” oppure ci si deve servire dei social per far conoscere il ristorante ed ampliare la clientela?

“Nel tempo tutto si è evoluto: negli anni novanta, all’inizio dell’attività, era il solo “passaparola” a farci conoscere, agli inizi degli anni duemila, con l’avvento dei social network, di siti specializzati come Tripadvisor lo scenario è ovviamente cambiato.

Nonostante tutto noi abbiamo avuto modo di verificare che il “passaparola” è ancora molto valido come strumento di pubblicità: chi, se non un cliente soddisfatto di come ha mangiato e di come è stato trattato, può farti migliore pubblicità?

Interessanti sono anche le segnalazioni che fanno i Bed & Breakfast e gli alberghi che, conoscendo la qualità dei nostri piatti, la serietà e la cortesia di noi gestori, spesso ci indicano alla loro clientela quale ristorante cui rivolgersi per mangiare piatti di qualità a prezzi accessibili.

Chiaramente siamo presenti sui social network, ma non li utilizziamo in maniera eccessiva.

Per poter comprendere quanto amore e quanta passione mettiamo nel nostro lavoro, e quanto rispetto abbiamo per il lavoro di nostra mamma Rosa, basti pensare ad una frase che lei ci ha ripetuto spesso, e che la clientela può leggere appena entra nel nostro ristorante: <<La passione per la mia cucina è paragonabile solo all’amore per i miei figli…..>>; frase che noi abbiamo fatto tradurre in svariate lingue, affinchè ogni cliente, proveniente da qualsiasi parte del mondo, possa capire quanto riportato in grande sulla parete del locale.

Enrico, uno dei figli della Signora Rosa che, con lei, gestisce il locale, evidenzia che l’attività familiare è a prevalenza di personale femminile, e che tutti i familiari che, a vario titolo, lavorano nel locale sono concordi su di un aspetto: sensibilizzare la clientela alla problematica della violenza sulle donne.

Enrico ci espone una iniziativa che, al massimo per l’anno prossimo, attueranno nel locale: verrà creato un piatto all’interno del quale sarà raffigurato il volto di una guerriera, il piatto verrà venduto solo alla clientela maschile, e parte del ricavato sarà devoluto, mensilmente, alle associazioni che si occupano della violenza sulle donne.

Questa idea, aggiunge ancora Enrico, è data dalla volontà di dare un messaggio forte agli uomini e, ancora una volta, nasce dall’amore dei figli per la signora Rosa che, da sola, nonostante le difficoltà di portare avanti cinque figli e gestire una attività impegnativa come un ristorante, è riuscita nel creare una attività di successo”.

Cosa consiglierebbe ad un giovane che vuole intraprendere l’attività di ristoratore a Salerno?

“Consiglierei sicuramente umiltà: spesso un semplice stage presso un ristorante, stellato o meno, fa credere ai giovani di essere ristoratori. Chi volesse intraprendere questo percorso deve capire che la ristorazione è sacrificio, passione, ricerca della opportuna materia prima e studio dei piatti da proporre.

Visto che abbiamo intrapreso questo tipo di discussione, ci dice Enrico, voglio svelare un altro progetto che vogliamo mettere in cantiere nel prossimo futuro: <<Vogliamo scrivere un libro, non celebrativo, ma sulle reali tradizioni salernitane, con opportune fotografie, tradotto in più lingue e venduto anche online>>”.

Salerno sempre più città turistica, adesso anche le navi da crociera torneranno ad attraccare: gli stranieri che rapporto hanno con la cucina di mamma Rosa?

“Gli stranieri hanno un ottimo rapporto con la nostra cucina: noi stupiamo la clientela internazionale non proponendo semplicemente i piatti classici della cucina salernitana, ma facendo degustare il piatto tipico legato alla stagionalità del prodotto, sorprendendo con piatti e, quindi, sapori sconosciuti”.